martedì 25 luglio 2017

Sarebbero 160 i migranti che saranno accolti nel Centro di accoglienza nicoterese.


Nicotera. Sono esattamente 160 i migranti che a breve saranno ospitati dall’hotel Miragolfo. A dichiararlo la terna prefettizia in un incontro, tenutosi ieri mattina a palazzo Convento, con una delegazione del comitato civico che si oppone alla nascita di un centro Sprar a Nicotera. Arriva così la conferma di quanto, ormai da mesi, si vocifera in paese sull’apertura di una struttura di accoglienza nel cuore di Nicotera, all’interno di un grande albergo. Per molto tempo i rumors cittadini si rincorrevano senza mai però trovare vidimazione ufficiale. Ma tutto è parso chiaro, nonostante le bocche cucite dei proprietari dell’hotel e delle stesse istituzioni, che le cose avessero preso una decisiva accelerata. L’apertura delle ante delle finestre della struttura turistica, dopo anni di chiusura, hanno coinciso con una serie di lavori di manutenzione, sugli infissi, sui condizionatori e vari aspetti dello stabile; nello stesso tempo al piano terra dell’albergo si tenevano, con ritmi serrati, una serie di colloqui di lavori: si cercavano persone addette alle pulizie, cuochi, mediatori culturali; il personale occorrente, insomma, per la gestione di un centro per migranti. A gestire la cosa una società agrigentina che, pare, non è la prima volta che si occupa della gestione di una struttura di accoglienza. Nonostante tutto, però, fino a ieri conferme ufficiali non ce ne sono state. Ciò non ha impedito al civico sodalizio di attrezzarsi per mettere su una protesta pacifica contro la nascita dello Sprar nella cittadina costiera. E’ così comparso un volantino che in poche ore ha fatto il giro del paese, con esso un modulo per una petizione, in cui chiunque, con l’apposizione di una firma, poteva manifestare il suo fermo “niet” al Centro di accoglienza. Ieri i commissari hanno informato la delegazione del Comitato che la decisione è già stata presa, mancano solo le ultime formalità, e i cittadini ostili al centro possono mettersi l’anima in pace, perché la struttura aprirà a breve. D’altro canto il gruppo civico tiene a sottolineare che le loro perplessità scaturiscono da una serie di ragioni che nascono dalla tutela dell’ordine pubblico al timore che il bivacco degli ospiti per le vie del paese possa cagionare un danno alla già flebile industria turistica nicoterese.

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