domenica 30 aprile 2017

Dalla parrocchia dell'Immacolata di Nicotera Marina in dono lo stemma dell'Ordine a San Francesco di Paola.




Nicotera. Si avvicina la festa in onore del venerato San Francesco di Paola. Fervono i preparativi. Venerdì, mentre i botti squarciavano il cielo e le campane annunciavano l’inizio della novena, gli operai affiggevano sulla facciata della chiesa le tradizionali luminarie. Ma il dono più importante al Santo paolano lo hanno voluto tributare i parrocchiani della chiesa dell’Immacolata di Nicotera Marina. I cittadini della frazione, mossi da viva compassione per il sacrilego atto vandalico perpetrato nella chiesa di San Francesco, si sono autotassati per offrire al Santo lo scudo gentilizio con la scritta “charitas” che, secondo la tradizione, venne donato a Francesco da San Michele Arcangelo, mentre era in contemplazione. Nel porgerlo, raccontano i biografi del mistico paolano, pare che il luminoso messaggero di Dio gli abbia detto: «Francisce, haec erunt insignia tui Ordinis», cioè, “fai di questo scudo l’insegna del tuo ordine”. Un Ordine ispirato alla Carità, cioè amore per gli ultimi, i poveri e diseredati. Lo scudo, che era stato strappato dal petto dell’effigie sacra ad opera degli ignoti malviventi la notte tra il 19 e il 20 aprile, è stato realizzato dal maestro argentiere palermitano Salvo Fanara. Per spirito di reverenza nei confronti del Santo, martedì 2 maggio, alle 17,30, i fedeli di Nicotera Marina porteranno in dono a San Francesco il medaglione d’argento in processione devozionale, percorrendo a piedi i quattro kilometri in salita che separano la frazione da Nicotera centro, intonando canti di lode e preghiere. Un corteo religioso che vuole essere un piccolo pellegrinaggio in onore di un Santo particolarmente amato. La generosa comunità della Marina si è inoltre fatta carico del rifacimento della teca di vetro che custodisce la statua del Patrono della Calabria. Anche la teca, come si ricorderà, è stata infranta dai vandali, gesto preliminare alla zampata sacrilega che ha strappato alla statua il medaglione dell’Ordine. Intanto le novene serali sono sempre stracolme di persone. Per quanto riguarda le indagini sull’iconoclastia di quella notte non vi sono novità di rilievo. La mancanza del sistema di video sorveglianza rende le indagini assai più difficili da condurre da parte delle Forze dell’ordine. Negli ultimi giorni si parla sempre più spesso degli occhi elettronici che dovrebbero monitorare una cittadina troppo spesso presa di mira dalle intemperanze di vandali e malviventi vari.
I commissari paiono intenzionati a intercettare i fondi per porre in essere l’importantissimo strumento di sicurezza per i cittadini e ausilio alle indagini per gli inquirenti. Intanto il santuario di San Francesco è stato munito da un sistema di allarme, simboliche porte di ferro atte a fermare qualsiasi maleintenzionato. Un onere di cui si è fatta carico la diocesi.

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