Nicotera.
La
terna prefettizia, alla guida del municipio nicoterese, ha disposto il
sequestro di un’azienda ovi-caprina, sita in località Perara. La determinazione
è giunta dopo la notifica, da parte del Servizio veterinario dell’Asp di Vibo,
che un bovino dell’azienda in questione è affetto da brucellosi, malattia
infettiva che colpisce gli animali, ma che può trasmettersi anche all’uomo
causando una serie di patologie che possono avere importanti complicazioni.
L’intero complesso
aziendale, di proprietà di G. S. G., è dunque sottoposto a sequestro fino alla
revoca, che sarà decisa dal Servizio veterinario dell’Asp, e cioè fin quando il
batterio non sarà debellato. A tal proposito l’allevatore è tenuto a rispettare
un attento lavoro di profilassi, mentre l’opera di disinfezione dei ricoveri o
altri locali di stabulazione sarà svolta dall’Asp. L’animale risultato
siero-positivo alla brucellosi deve essere isolato e abbattuto, mentre il
fieno, la paglia e qualsiasi materiale venuto a contatto con l’ovino infetto
deve essere distrutto con il fuoco o disinfettato e interrato. Il latte della
mucca affetta da brucellosi non deve essere in alcun modo utilizzato. In tal
senso l’intervento dell’Asp ha scongiurato un grave rischio per la salute
pubblica, non solo per la carne eventualmente macellata, ma anche per la
produzione del latte, che avrebbe potuto finire sulla tavola degli ignari
consumatori sotto forma di ricotte e mozzarelle.
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