domenica 28 maggio 2017

Nicotera. Divieto per gli autospurgo di circolare nel territorio nelle ore serali e notturne.



Nicotera. Comincia oggi il divieto, serale e notturno, per i veicoli adibiti allo spurgo dei pozzi neri, o condotte fognarie, di circolare su tutto il territorio della provincia di Vibo Valentia. L’interdizione comincia alle ore 19.30 e si protrae fino alle sei del mattino e sarà valida fino al 30 settembre. L’ordinanza è stata emessa dal prefetto di Vibo Valentia, Guido Longo. «Nel corso delle recenti riunioni tenutesi nella prefettura- si legge nel documento in oggetto- è stato evidenziato come una delle possibili cause dell’inquinamento delle acque marine del litorale provinciale sia rappresentata dallo svuotamento degli auto spurgo nelle ore serali e notturne». Da anni ci si interroga sull’origine di un fenomeno che ha messo in ginocchio gran parte del territorio. Tra le probabili cause, in effetti, è stata spesso ventilata l’ipotesi che il mare fosse oggetto di sversamenti abusivi. Ma ora l’ipotesi pare diventare un forte sospetto. La prefettura è determinata ad affrontare un problema pernicioso che si ripresenta, puntualmente, ogni anno, con tutto il suo corteo di disagi, proteste e rischio per la salute collettiva e l’ordine pubblico.
Gli eventuali sversamenti da parte degli auto spurgo, recita ancora l’ordinanza prefettizia, «durante la stagione estiva sono destinati ad aumentare, in considerazione dell’incremento della popolazione nelle zone costiere», ciò dà origine, «a causa del peggioramento delle condizioni igienico-sanitarie e la conseguente non fruibilità del litorale marino da parte della popolazione vacanziera, a manifestazioni di protesta con conseguenti turbative dell’ordine pubblico». Esattamente quello che avviene ogni anno, con bagnanti e gestori dei lidi sul piede di guerra. Ma l’estate della battaglia senza esclusione di colpi è stata quella combattuta dai cittadini, esausti e furiosi, lo scorso anno, a Nicotera, con l’occupazione a oltranza della casa municipale. L’azione intrapresa dal prefetto si avvale del supporto delle forze di polizia e delle polizie municipali che, scrive il rappresentante territoriale del governo, «sono incaricate di assicurare il massimo rispetto». Essa è dunque propedeutica all’intervento della procura. Infatti, la violazione dell’ordinanza sarà punita, oltre che con un’ammenda pecuniaria, con una pena fino a tre mesi di reclusione. Insomma, sono chiamate ad agire tutte le istituzioni, ad ogni livello, in un’azione sinergica per un unico e importante obiettivo.  E questo era proprio il senso delle parole del governatore Mario Oliverio quando, nell’incontro tenutosi il 20 aprile scorso nel Liceo Classico di Nicotera, sull’annosa questione mare, chiamava a raccolta tutte le istituzioni, affinchè si lavorasse insieme in una cooperazione combinata e contemporanea per contrastare quella è diventata una vera e propria piaga ambientale ed economica. Non era un caso infatti che quel giorno nell’Aula magna dell’istituto vi fossero tutte le espressioni dello Stato, dai sindaci al prefetto alle Forze dell’ordine. «La situazione va monitorata- aveva detto Oliverio- in questo senso c’è l’azione forte delle Forze dell’ordine, ecco il perchè della presenza del prefetto, si tratterà di definire un ventaglio di interventi», e il primo intervento, dopo anni di immobilismo, sembra arrivato. Chissà che l’interazione tra politica e istituzioni non sia la strategia vincente.

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