Nicotera.
E’
da quasi due mesi che i contenitori dei farmaci scaduti, allocati nei pressi
delle farmacie cittadine, non vengono svuotati. Tale servizio è a carico del
Comune ma, come rilevato, i cassonetti sono ormai stracolmi e abbandonati
all’incuria. Eppure la raccolta e il corretto smaltimento dei farmaci scaduti è
di estrema importanza nell’ambito di una logica che volesse rispettare l’etica
ambientale. L’Aifa, la famigerata Agenzia nazionale dei farmaci, già da tempo
si è occupata dall’annoso problema: “le medicine smaltite male- avverte-
finiscono per disperdersi nell’ambiente, i principi attivi possono danneggiare
il sottosuolo, inquinare i pozzi di acqua potabile e compromettere il funzionamento
dei depuratori delle reti fognarie”. Il problema è dunque piuttosto serio,
specie in un territorio come quello nicoterese funestato dallo scempio
ambientale: si pensi all’inquinamento marino, o alle lastre di eternit che non
vengono smaltite buttate un po’ dappertutto. In tale contesto, dunque, si
potrebbe fare tranquillamente a meno dell’inquinamento da parte di medicinali
scaduti. E’ sempre l’Aifa poi a far notar che gli italiani sono campioni dello
spreco dei farmaci.
Pare ne gettiamo, all’anno,
un kilo a testa nel cestino: un danno di due miliardi per lo Stato e di 400
euro a famiglia. Insomma, numeri ragguardevoli aggravati dall’attentato
all’ambiente qualora non vengano smaltiti a dovere. Inoltre solo quattro
persone su dieci, precisa ancora l’Aifa, li smaltisce in modo corretto. Tutti
gli altri li buttano nella pattumiera dell’indifferenziata. Se poi i
contenitori sono stracolmi la percentuale dei virtuosi potrebbe anche
abbassarsi ulteriormente.
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