Nicotera. Il grave incidente stradale in cui è rimasto gravemente
ferito un commerciante del posto, ha fatto riesplodere la questione irrisolta
dell’assenza del 118 in città. Il malumore e il disappunto in queste ore
aleggia sulla città: il fatto che il ragazzo ha rischiato di morire per
l’assenza di un’ambulanza è una cosa che i cittadini faticano a mandar giù,
anche perché episodi del genere sono già accaduti in passato, e qualcuno, per
la verità, è anche deceduto a causa della mancata tempestività dei soccorsi. Una
situazione, questa, che nessuno vuole più accettare. Per questo motivo il
sindaco, accogliendo in pieno la proposta dell’associazione Kreonte che si è
mobilitata in tal senso, ha indetto una conferenza delle associazioni e delle
parti politiche, affinchè si possano concertare nuove e più efficaci strategie
di mobilitazione per il rispetto del più elementare dei diritti, che è quello
di salvarsi la vita.
«L'Amministrazione comunale- si legge sulla pagina Facebook
istituzionale del Comune- dopo la sua presa di posizione diramata alla stampa e
la mobilitazione spontanea di alcune realtà associative locali, in seguito
all'incidente stradale avvenuto stamattina, ha deciso di convocare d'urgenza
tutte le parti politiche e sociali (partiti, gruppi consiliari di maggioranza e
di minoranza, associazioni, parrocchie) al fine di costituire un tavolo di
coordinamento sull'emergenza sanitaria, per discutere ed elaborare iniziative
concrete su questa tematica di interesse collettivo che deve vedere unità tutta
la comunità. Il sindaco, nel ringraziare quanti si sono già mobilitati in
queste ore, ha pertanto convocato le suddette parti sociali, domani sera, alle
ore 18.30, presso la Casa comunale».
Ieri pomeriggio si è dunque svolta la riunione tra le parti,
della quale vi daremo notizia domani. Le cose da discutere sul tappeto
riguardano l’eterna lotta sostenuta dalla città per avere una postazione Suem.
Il punto è che i vertici dell’Asp hanno sempre sostenuto che le risorse umane a
loro disposizione per poter dotare Nicotera, e l’annesso territorio,
dell’ambulanza sono ridotte, per cui nulla si può fare per il comprensorio
medmeo. Nulla, nonostante il primo ospedale disponibile disti ben 29 kilometri.
Nonostante Nicotera e paese limitrofi contino più di 20 mila abitanti che
triplicano durante il periodo estivo. Nonostante che il tempo impiegato
dall’ambulanza per raggiungere il centro costiero, caricare il malcapitato e
trasportarlo in ospedale è pari a un’ora
e mezza, se tutto va bene. Nonostante tutto questo (ed è un “nonostante” enorme
quanto una casa), per il territorio della bassa vibonese non c’è nulla da fare,
né niente da dare. L’Azienda sanitaria provinciale, dal canto suo, ribadisce
che le risorse a disposizione quelle sono. Eppure fa specie che Serra San
Bruno, già dotata di un Pronto Soccorso, è stata munita recentemente di una
seconda ambulanza: già ne aveva una, però evidentemente la vita dei cittadini
di Serra vale più di quella di quelli di Nicotera; anche perché Soriano (a soli
dieci kilometri di distanza) è dotata di un’ambulanza, e a pochissima distanza c’è
l’ospedale di Vibo. A conti fatti, un’area geograficamente ristretta è
oltremodo presidiata dal punto di vista dei servizi di emergenza urgenza. Per
il territorio nicoterese invece “niet”. Qualcuno, prima o poi, dovrà spiegare
questa differenza di trattamento tra due aree della stessa provincia.
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