Nicotera. Cambio di guardia ai
vertici del Museo Diocesano della cittadina medmea. Con la morte del direttore
onorario, Natale Pagano, avvenuta lo scorso aprile, il presidio culturale
attende una nuova direzione. Da fonti accreditate si apprende che molto presto
dovrebbe essere siglata una convenzione tra la Diocesi e l’ente costiero. Una
stipula che prevede un accordo tra le parti al fine di tutelare l’immenso
patrimonio artistico contenuto nel palazzo vescovile, ma anche di renderlo
fruibile ai visitatori, sul solco di una moderna concezione delle strutture
museali, che non sono più considerate mere esposizioni di reperti ma punto di
riferimento per studi, ricerche ed apprendimento. Il museo nicoterese è,
infatti, stato per anni poco accessibile da parte dei visitatori a causa di una
mancata organizzazione dell’orario delle visite. Ma ora la musica dovrebbe
cambiare, perché la struttura non avrà solo un direttore, ma è prevista anche
la nascita di un consiglio direttivo, che affiancherà il lavoro del dirigente.
La convenzione pare preveda anche un comitato tecnico-scientifico, composto da
personale esperto in storia dell’arte, biblioteconomia, numismatica e
archivistica, in grado di comprendere e divulgare l’immenso patrimonio
custodito nell’avamposto culturale.
Al vescovo Luigi Renzo il compito di individuare il direttore, sul cui nome vige la più assoluta riservatezza. Mentre i nomi dei componenti del consiglio direttivo sono appannaggio del comune, così come l’intercettazione del comitato tecnico- scientifico. Insomma, una squadra nuova di zecca grazie alla quale il Museo diocesano potrà cambiare volto. Il patrimonio culturale che esso contiene è disposto in 45 sale espositive, suddivise in sei sezioni: marmi; argenti; paramenti sacri; mobili; statue; manoscritti. Al suo interno vi è, inoltre, un’area etnografica; una biblioteca che comprende almeno 12 mila volumi dal 1500 in poi; un’area dedicata alla numismatica che espone 1400 monete, dal VI secolo a. C.; la preziosissima pinacoteca, che conserva 135 tra quadri e disegni, tra i più noti autori di arte religiosa: Caivano, Ricciolino, Rubino, Girolamo Imparato, Domenico Russo; l’archivio storico vescovile, che annovera matrimoni, nascite e morti del territorio nicoterese, a partire dal 1500. Insomma, un portentoso patrimonio artistico e culturale, dal valore inestimabile. Il museo d’arte sacra è un patrimonio della Chiesa e dell’intera collettività che ha assoluta necessità di essere inserito nel circuito di quel turismo culturale. Per cui si auspica che il nuovo direttore sia di mentalità moderna, aperta e illuminata.
Al vescovo Luigi Renzo il compito di individuare il direttore, sul cui nome vige la più assoluta riservatezza. Mentre i nomi dei componenti del consiglio direttivo sono appannaggio del comune, così come l’intercettazione del comitato tecnico- scientifico. Insomma, una squadra nuova di zecca grazie alla quale il Museo diocesano potrà cambiare volto. Il patrimonio culturale che esso contiene è disposto in 45 sale espositive, suddivise in sei sezioni: marmi; argenti; paramenti sacri; mobili; statue; manoscritti. Al suo interno vi è, inoltre, un’area etnografica; una biblioteca che comprende almeno 12 mila volumi dal 1500 in poi; un’area dedicata alla numismatica che espone 1400 monete, dal VI secolo a. C.; la preziosissima pinacoteca, che conserva 135 tra quadri e disegni, tra i più noti autori di arte religiosa: Caivano, Ricciolino, Rubino, Girolamo Imparato, Domenico Russo; l’archivio storico vescovile, che annovera matrimoni, nascite e morti del territorio nicoterese, a partire dal 1500. Insomma, un portentoso patrimonio artistico e culturale, dal valore inestimabile. Il museo d’arte sacra è un patrimonio della Chiesa e dell’intera collettività che ha assoluta necessità di essere inserito nel circuito di quel turismo culturale. Per cui si auspica che il nuovo direttore sia di mentalità moderna, aperta e illuminata.
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