lunedì 7 aprile 2014

L'assessore Salvatore Cavallaro aderisce formalmente al Pd, area renziana.

Nicotera. Salvatore Cavallaro, assessore al Turismo, fa la sua scelta politica. In un clima generale in cui, per ragioni di opportunità, si effettuano delle scelte di campo, anche per il ventinovenne esponente della giunta Pagano è giunto il momento di dire da che parte sta. La sua è una scelta che guarda a sinistra, perché, dichiara, lo è da sempre, per vocazione familiare e perché egli è cresciuto nutrendosi dei valori tradizionali di sinistra. Ma da oggi abbraccia formalmente il PD. Area renziana.
«Da molto tempo- esordisce Cavallaro in una nota- seguo appassionatamente le vicende politiche nazionali riconoscendomi nel vasto mondo delle forze del riformismo di matrice democratica. E nonostante che io faccia parte di una generazione che si è affacciata alla politica quando ormai il collasso del sistema dei partiti era già emerso in tutta la sua evidenza, ritengo che oggi più che mai, ci sia bisogno della presenza sul territorio proprio dei partiti politici, intesi non come semplici comitati elettorali ma come strutture in grado di interagire con gli altri corpi intermedi del territorio e coadiuvare, con spirito propositivo, l’azione delle amministrazioni, locali e centrali.
Provengo,- continua l’assessore in uno slancio autobiografico- come è noto a tutti quelli che mi conoscono, da una tradizione familiare di sinistra,   nella quale mi riconosco e mi identifico pienamente, e ritengo da tempo che oggi, tale tradizione, mi sembra adeguatamente rappresentata dall’unica grande forza politica che occupa questa parte dello schieramento politico nazionale e cioè il Partito Democratico».
L’assessore Cavallaro riconosce di far parte di una amministrazione politicamente composita, con una smaccata tendenza a destra. Tuttavia non ha mai perso la sua identità politica. «Agendo in un clima di unità e di concordia- rammenta l’assessore- abbiamo dato vita alla lista elettorale dalla quale è scaturita la nostra amministrazione e nella quale, come è noto si trovano anche amici culturalmente e politicamente riconducibili al centro destra con i quali peraltro, mi trovo bene e collaboro attivamente per la realizzazione di quanto promesso a suo tempo ai cittadini in campagna elettorale.
Di recente però, sia l’adesione del primo cittadino al PD stesso, che le recenti vicende congressuali che hanno visto la vittoria del giovane leader Matteo Renzi, con l’avanzare di un nuovo modo di intendere la politica e di una nuova classe dirigente, sensibile e vicina alle esigenze della mia generazione, mi spingono, quasi in modo naturale, a definire questo senso di mia appartenenza al partito, aderendo formalmente ad esso e dichiarandomi fin d’ora pronto ad assumere un ruolo attivo, come rappresentate del PD stesso, sia in seno alla giunta che al consiglio comunale.
Credo infatti che questa mia decisione, oltre a costituire una fondamentale tappa nel mio personale processo di crescita e maturazione politica, possa essermi utile anche nel rappresentare al meglio le tante esigenze della collettività che anche io, oggi, concorro ad amministrare, nonché di ribadire, che nel momento difficile in cui si dibatte la nostra nazione, il PD, sia rimasto l’unico soggetto politico credibile in grado di affrontare la sfida che ci viene posta dai movimenti populistici che, lungi dal proporre soluzioni, si limitano a cavalcare un malcontento popolare, peraltro legittimo ma al quale si deve dare una risposta politica e non improvvisata e basata su qualche slogan».


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