martedì 1 aprile 2014

Intervista ad Anna Maria Giofrè: assemblea comunale immobile e democraticamente carente.

Nicotera. Dopo un lungo periodo di silenzio torna a far sentire la sua voce il consigliere d’opposizione Anna Maria Giofrè. Intervista rilasciata all’indomani di un consiglio comunale che ha fotografato un’opposizione senza più mordente. Nell’intervento che segue la battagliera Giofrè sembra però aver trovato la sua innata verve, una verve e un sano spirito di opposizione che ormai da troppo tempo la consigliera aveva inspiegabilmente stipato in soffitta. Ricordiamo che l’esponente di Nicotera Futura era stata l’unica, in passato, a dare filo da torcere alla giunta Pagano. Prova eclatante ne fu la dichiarazione al vetriolo della Giofrè, a mezzo stampa, nella quale accusava la neo amministrazione di curare interessi di terze persone. Tali esternazioni costarono all’esponente di Nicotera Futura una querela da parte del sindaco e la sua squadra. Ma la voce grossa del primo cittadino si è presto smorzata al punto da ritirare, poche settimane fa, la querela.
Per quale motivo, secondo lei, il sindaco ha ritirato la querela nei suoi confronti ?
«Disconosco le vere motivazioni del dietro front del sindaco. Posso ipotizzare che ciò sia dovuto a una volontà di dare inizio a un’apertura politica verso l’opposizione. La ricerca di una collaborazione con i consiglieri di minoranza».
Ma l’amministrazione appare numericamente corrazzata, perché avrebbe bisogno del sostegno dell’opposizione ?
«Forse per potere usufruire di un maggior apporto di idee (ma, lo confesso, è la cosa più improbabile che mi viene in mente). Potrei, più verosimilmente, ipotizzare l’esigenza della maggioranza di guadagnare un maggior numero di consensi che potrebbero tornare utili in vista di una responsabilità da “spalmare” all’intero consiglio in caso di negligenze o ritardi».
Insomma, vi userebbe come scudo umano ?
«Inoperatività e democrazia carente sono i segni più eclatanti di un consiglio, sempre meno convocato, senza più confronto e discussione, cosa che invece avveniva nei primi consigli comunali, che comunque rispecchia una società, quella nicoterese, spenta e senza entusiasmo».
Lei deve però ammettere che il ruolo dell’opposizione si è ormai ridotto a un fantasma: appare passiva e arrendevole. Per quale motivo lei ha sotterrato l’ascia da guerra?
«In effetti sono un po’ demotivata. Le ragioni di questo stato d’animo lo imputo al fatto di aver sempre combattuto intense battaglie per la città di Nicotera, ma nel combattere mi sono spesso sentita sola. Mi sono trovata di fronte una città molto poco collaborativa, inerte, morente, come già sottolineato. Una città assente: prova ne è la diserzione da parte della cittadinanza nei civici consessi. Una città che non c’è, che lascia fare e che non prende parte alla politica cittadina. Questo è un segno molto poco confortante dello stato di salute del tessuto sociale. Poi devo anche aggiungere che l'amministrazione non ha fatto granchè e quindi su cosa avrei dovuto fare opposizione?».
Alla luce della sua amara analisi, ha ormai senso a Nicotera parlare di opinione pubblica?
«L’opinione pubblica nicoterese la sia fa nei bar, sottovoce.  E non nasce e nè cresce nell’aula consiliare. Non è riuscita nemmeno a sbarcare su internet, luogo virtuale ma efficace di scambio di opinione e confronto».
Sanità, ambiente, sicurezza. Le tematiche cardine del suo operato, da sempre.
«Devo prendere atto con rammarico che l’impegno messo in campo da me e dal mio gruppo politico, non ha sortito grandi effetti. Sul tema di sicurezza e sanità abbiamo trovato scarsissima collaborazione sia da parte dei colleghi consiglieri di opposizione che della stessa maggioranza. Un elemento che ha giocato un ruolo fondamentale è stato l’isolamento che ho notato attorno a me sui temi della sanità e della sicurezza. Sul primo aspetto avevo proposto un protocollo per gli interventi di urgenza con le ASP. Sul secondo mi sono impegnata sul fronte della videosorveglianza. In molte questioni che ho sollevato in consiglio mi sono ritrovata isolata, e questo francamente mi ha tolto un po’ di entusiasmo. Per quanto riguarda l'ambiente, quindi rifiuti e mare in particolare, sto cercando di portare avanti le mie idee e quelle del mio gruppo in altre sedi più propriamente associative considerata la sordità dell'amministrazione oltre il disinteresse dei cittadini che è la cosa più negativa».
Su queste tre tematiche come si è mossa la maggioranza?
«Solo proclami. Operatività quasi nulla».
I giovani e la politica. Come vede un suo sodalizio con Polito?
«Per il momento guardo la cosa con distacco. Mentre qualcosa dovrei aggiungere sull’argomento giovani, cui è collegato un rinnovamento della politica. Ma devo dire che anche qui sono poco ottimista. La politica a Nicotera da troppo tempo è appannaggio di pochi ed esperti aficionados, tra l’altro ben conosciuti dalle parti di palazzo Convento. E anche eventuali giovani che provano a fare politica hanno alle spalle i soliti dinosauri, oppure non hanno costanza. In una società chiusa e familistica come la nostra vince le elezioni chi fa promesse, chi si allea a famiglie ampie e ramificate».


Nessun commento:

Posta un commento