mercoledì 26 marzo 2014

Manifestazione contro la fusione della BCC.



San Calogero. Riuscitissima la manifestazione “no fusione” di sabato scorso a San Calogero. Ben cinquecento soci, giunti dai paesi viciniori (Limbadi, Mileto, Rombiolo) sono giunti nella cittadina pedemontana, muniti dei loro striscioni, sui quali campeggiava il motivo della loro adesione al corposo corteo: l’aperto dissenso al progetto di adesione dell’istituto sancalogerese con la consorella di Maierato. Oltre la nutrita presenza dei soci è doveroso segnalare la partecipazione di tanti cittadini di San Calogero. Anch’essi hanno sfilato in una pacifica parata che ha voluto esprimere il fermo disaccordo alla fusione. Soddisfatto Michele Maccarone, presidente del Comitato No fusione, per la riuscita della dimostrazione. «Esprimo piena soddisfazione per l’esito della manifestazione- ha detto- Con l’occasione per ringraziare i tanti soci della Bcc e i cittadini sancalogeresi che mi hanno espresso la loro solidarietà». La scorsa settimana Maccarone è stato escluso da socio dell’istituto di San Calogero. Superfluo dire che il presidente del Comitato No fusione non ha preso molto bene l’espulsione. Immediata la reazione all’eclatante presa di posizione firmata da Antonino Barone, presidente della banca. «Ingiusta la mia esclusione da socio- ha dichiarato Maccarone- Ho già presentato un esposto alla procura della Repubblica e noi soci, inoltre, abbiamo richiesto l’intervento della Dda di Catanzaro, affinché si faccia luce su cosa ci sia sotto la vicenda della fusione della Bcc». Nonostante il clima belligerante che si respira in queste ore intorno alla querelle della Bcc di San Calogero, i membri del Comitato no fusione chiedono un confronto con il presidente Antonino Barone, il vicepresidente e il collegio sindacale, davanti alle telecamere e sulla carta stampata.

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