San Calogero. Riuscitissima la manifestazione “no fusione” di sabato
scorso a San Calogero. Ben cinquecento soci, giunti dai paesi viciniori
(Limbadi, Mileto, Rombiolo) sono giunti nella cittadina pedemontana, muniti dei
loro striscioni, sui quali campeggiava il motivo della loro adesione al corposo
corteo: l’aperto dissenso al progetto di adesione dell’istituto sancalogerese
con la consorella di Maierato. Oltre la nutrita presenza dei soci è doveroso
segnalare la partecipazione di tanti cittadini di San Calogero. Anch’essi hanno
sfilato in una pacifica parata che ha voluto esprimere il fermo disaccordo alla
fusione. Soddisfatto Michele Maccarone, presidente del Comitato No fusione, per
la riuscita della dimostrazione. «Esprimo piena soddisfazione per l’esito della
manifestazione- ha detto- Con l’occasione per ringraziare i tanti soci della
Bcc e i cittadini sancalogeresi che mi hanno espresso la loro solidarietà». La
scorsa settimana Maccarone è stato escluso da socio dell’istituto di San
Calogero. Superfluo dire che il presidente del Comitato No fusione non ha preso
molto bene l’espulsione. Immediata la reazione all’eclatante presa di posizione
firmata da Antonino Barone, presidente della banca. «Ingiusta la mia esclusione
da socio- ha dichiarato Maccarone- Ho già presentato un esposto alla procura
della Repubblica e noi soci, inoltre, abbiamo richiesto l’intervento della Dda
di Catanzaro, affinché si faccia luce su cosa ci sia sotto la vicenda della
fusione della Bcc». Nonostante il clima belligerante che si respira in queste
ore intorno alla querelle della Bcc di San Calogero, i membri del Comitato no
fusione chiedono un confronto con il presidente Antonino Barone, il
vicepresidente e il collegio sindacale, davanti alle telecamere e sulla carta
stampata.
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