giovedì 13 marzo 2014

L’amministrazione comunale parte per la Bit di Milano, ma Nicotera superiore e Nicotera Marina, tra immondizia e degrado, versano in difficili condizioni.

Nicotera. Riapre i battenti la Bit di Milano, la più famosa vetrina d’Italia per operatori turistici e per chi intendere promuovere e vendere le bellezze e le risorse del proprio territorio al popolo dei visitatori.
Anche Nicotera, come ogni anno, parte alla volta del capoluogo lombardo. Propone il proprio stand in cui illustrerà ai tour operator e agli specialisti del settore, ma anche ai singoli viaggiatori, quanto intende proporre. L’amministrazione comunale nicoterese intende partecipare alla Borsa internazionale del turismo di Milano 2014, che si terrà dal 13 al 15 febbraio, con un proprio stand espositivo.
Ma cosa propone l’amministrazione ai turisti? In effetti potrebbe offrire davvero molto: paesaggi incantevoli, una lunghissima spiaggia che incornicia un mare azzurrissimo, storia, arte, cultura. Basti pensare ad esempio il centro storico nicoterese con i suoi antichissimi quartieri, il museo d’arte sacra e il futuribile museo archeologico, il quale è po’ come il fantasma del Louvre: tutti ne parlano ma nessuno l’ha mai visto ancora.
Ma che differenza intercorre tra quello che Nicotera potrebbe offrire ai turisti e quello che offre davvero. Scoprirlo è semplicissimo: basta fare un giro in città, vedere lo stato di salute del centro storico; basta recarsi a Nicotera Marina e vedere il mare, sempre striato dalle solite oscure ombre, che al momento potrebbero sembrare compatibili con le mareggiate invernali, ma che difatti le ritroviamo tal quali nei mesi estivi, sempre al centro di accesissime discussioni. Le condizioni del lungomare appaiono assai degradate, in realtà pochi o nulli gli interventi, ma che comunque non sono serviti a dare una parvenza di decoro al lungo marciapiede. Le foto qui proposte riescono in parte a dare l’idea dell’incuria dilagante a Nicotera Marina. A questo deve aggiungersi la questione dell’immondizia. Questione per la verità aperta, in quanto di tanto in tanto la chiusura delle discariche comporta nauseabondi accumuli nei vari punti della città. E anche se nella frazione marittima è già partita da tempo la raccolta differenziata, ciò non basta a ripulirla dai rifiuti che è possibile ravvisare in vari punti della cittadina.
Altra grande incognita che sovrasta sul turismo nicoterese è la sempiterna questione dell’erosione costiera. Metri di arenile vengono progressivamente inghiottiti dal mare, compromettendo, non solo la bellezza del paesaggio, ma anche la sopravvivenza dei vari lidi disseminati sulla spiaggia.  Per questo problema in realtà si è fatto poco o niente, nonostante i vari proclami che professavano un immediato intervento.
Merita inoltre una menzione speciale la chiusura della Valtur, avvenuta qualche anno fa. Tale evenienza ha comportato un grave disagio per l’economia nicoterese, andando inoltre ad incrementare la disoccupazione già dilagante, avendo lasciato tanti padri di famiglia a spasso. Nemmeno su questo fronte, da quanto è dato sapere giungono segnali positivi, ma tutto permane in una situazione di stallo. Spostandoci a Nicotera superiore ci troviamo di fronte alla questione del centro storico, che necessiterebbe di cure massicce. Anche qui nulla di nuovo.
La questione relativa alla solita mancanza di fondi crea una situazione di perenne stallo per cui non si riesce a cantierare nessuno dei lavori in agenda degli amministratori. Mancano i fondi statali, i Pisl procedono a rilento, a causa delle solite lungaggini burocratiche, ma mancano soprattutto dei progetti realizzati dalla compagine amministrativa al fine di ottenere dei finanziamenti.
Altra grande risorsa nicoterese si configura essere la dieta mediterranea. Anche qui urgono iniziative vòlte ad incrementare, anzi a lanciare delle iniziative concrete, nel momento in cui la cittadina costiera è stata proclamata dalla Regione Calabria, in seguito al parere di un insigne team di esperti, la madre naturale della dieta Mediterranea.
Risorse tante dunque per la città costiera, che sarebbe davvero delittuoso sprecare.

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