mercoledì 9 aprile 2014

Nicotera Marina. Lungomare nell'incuria e miasmi dai tombini.






Nicotera. Il lungomare di Nicotera Marina. Le basole divelte, le palme tristemente spennate che tentano di decorarne il percorso, le cartacce spazzate via dal vento, i lidi ancora chiusi. Un quadro desolante, da pieno inverno. Eppure la primavera è già arrivata da un pezzo e tra un po’ bisognerà concretamente pensare alla stagione estiva. Gli interventi da mettere in campo sono molti, e sono sempre le stesse criticità che puntualmente si presentano agli occhi degli amministratori. In realtà si può parlare esclusivamente di interventi ordinari: pulizia del marciapiede, sistemazione di qualche lampione, la pulitura delle palme sempre più rinsecchite. Ma uno dei problemi più seri del lungomare di Nicotera Marina, che dalle foto per ovvie ragioni non traspare, è il  miasma, presumibilmente fognario, che viene esalato dalle grate dei tombini che fiancheggiano il lungo percorso. Convivere con tale inconveniente non è semplice per i cittadini, i quali gradirebbero inebriarsi di brezza marina piuttosto che convivere con l’odore proveniente dal sottosuolo. Risolvere questo problema non è però semplice perché attiene ad un macroscopico lavoro di potenziamento dell’impianto di depurazione. Un’opera per la quale l’ufficio tecnico del comune di Nicotera aveva approntato un progetto nel 2012. Un vero e proprio studio di fattibilità redatto per rimodernare gli impianti di trasferimento delle acque reflue presso la piattaforma della Iam.
Il progetto è stato presentato alla Regione Calabria nello stesso anno della sua redazione. Per tutto il corso del 2013 il comune attese un via libera che non giunse mai. Gli amministratori vagheggiavano di inserirlo nel piano di piano di programmazione delle opere pubbliche del 2014, anche perché il 19 settembre dello scorso anno, presso la prefettura di Vibo Valentia, si era tenuto un incontro informativo tra i sindaci, l’ingegner Epifanio, dirigente del settore dell’Ambiente della Regione e lo stesso rappresentante territoriale del governo Giovanni Bruno. Una riunione in cui si fece il punto della situazione e nella quale il comune di Nicotera auspicò un immediato intervento da parte della Regione, visto e considerato la stesura  e la presentazione del progetto presso gli organismi competenti.  Il costo del progetto si aggira intorno a un milione di euro. Una somma che  dovrebbe rientrare nell’ambito dei finanziamenti del piano di rimodernamento della depurazione in Calabria. Nel caso specifico di Nicotera il progetto prevede il potenziamento del sistema di depurazione.
Le opere da porre in essere nel comprensorio nicoterese riguardano gli impianti di trasferimento. Nicotera, pur avendo un sistema fognario, non ha un sistema depurativo a sé stante: le acque reflue giungono alla Iam tramite una serie di impianti (o pompe) di sollevamento e trasferimento disseminati lungo il territorio fino a Gioia Tauro.
La messa in opera è più che mai urgente, e non solo per il rimodernamento dei servizi di depurazione, ma anche perché il tempo a disposizione della Regione Calabria sta per scadere, infatti per l’1 gennaio del 2016 è fissata la dead line, ovvero la data entro la quale la Regione Calabria dovrà adeguarsi alle normative vigenti. Così ha stabilito l’ Unione europea, visto che la Calabria è considerata “fuorilegge” in fatto di depurazione. Se non saranno rispettate le norme stabilite scatteranno le salatissime sanzioni che l’Ue ha comminato per l’Italia, e soprattutto per la Calabria, fanalino di coda in questo ambito. Il rapporto “Depurazione in Calabria: tempo (quasi) scaduto”, realizzato da Legambiente, Cittadinanzattiva e Unione Nazionale dei consumatori rivela che in Calabria la provincia che ha la copertura peggiore del servizio di depurazione è Vibo.
La Regione, in passato, aveva indicato per il Vibonese le macro-aree di finanziamento destinate alla depurazione. Per un totale di 31 milioni di euro. Tali finanziamenti si sommano ad un altro precedente che prevede un impegno di spesa di 37.000.000 di euro per la fascia dei comuni costieri. Ma sembra che sia nel primo che nel secondo finanziamento Nicotera sia rimasta tagliata fuori, perdendo altresì il suo ruolo di capofila nella “zona Mesima”, che è così passato al comune di Ionadi.



2 commenti:

  1. Brava .... Cmq la gente indisciplinata che esiste in questo paese mai vista ...
    Il comune dovrebbe mettere la legge dei lidi di essere aperti da aprile a settembre... E poi vedranno che i risultati migliorano

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  2. Oltre tutto sporco infinito l'erba nei vicoli delle strade , strade tutte rotte non Se ne puo più di stare nella " zimba"
    Ci sono amici miei che vogliono venire a trovarmi ma mi vergogno di farli venire in questo schifo ....

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