domenica 21 settembre 2014

Centralina elettrica: Comitato e amministrazione Pagano trovano un provvisorio punto di accordo.



Nicotera. Trovato un punto di accordo tra l’amministrazione comunale e il Comitato spontaneo cittadino che si oppone all’impianto della centralina elettrica nella piazza del paese. Dopo un lungo e infuocato dibattimento nel corso del quale i cittadini, da un lato, e i rappresentanti dell’amministrazione comunale, dall’altro, hanno potuto confrontarsi sulla tematica in oggetto, la riunione ha prodotto un compromesso: ai cittadini il compito di individuare delle sedi alternative dove impiantare la cabina, e all’amministrazione, di concerto con i tecnici dell’Enel, l’impegno di valutare l’idoneità dei siti individuati.
Il sindaco, in apertura dell’assemblea, ha voluto chiarire, innanzitutto che «Nicotera Marina ha bisogno di essere foraggiata da un voltaggio maggiore di quello attualmente disponibile. Circa una quarantina di cittadini- ha precisato il primo cittadino- hanno chiesto al comune un potenziamento dell’energia elettrica». In merito al contestato sito Pagano ha sottolineato che, tale scelta era stata effettuata dalla commissione straordinaria e approvata dall’intero consiglio il 21 luglio del 2014, “spalmando”, in tal modo la responsabilità della scelta all’intero civico consesso. «Tale centralina- ha assicurato il primo cittadino- è un prefabbricato di piccolo dimensioni, e non va quindi ad alterare  lo stato delle cose».
Argomentazione questa che ha poco convinto il Comitato, che, anzi ha chiesto che l’impianto sia allocato fuori dal perimetro cittadino. A tal riguardo, Toni Capua ha fatto notare al sindaco «che la Marina ha necessità di essere abbellita, che ha bisogno di una piazza che non ha, dato che tutti gli eventi si svolgono sul lungomare» e che una costruzione del genere andrebbe a «deturpare un ambiente, il cuore del paese, che deve invece essere riqualificato. Da decenni Nicotera Marina punta sul ripristino di quell’area: cosi lo pregiudichiamo per sempre».
La riunione, è doveroso sottolineare, non è certo partita all’insegna del sereno e pacifico confronto, anzi l’esordio del sindaco sulla scarsa “titolarità” tecnica, da parte del Comitato, ad opporsi all’impianto della cabina, e del suo non essere rappresentativo della popolazione nicoterese, non ha certo simboleggiato il classico ramoscello d’ulivo. Anzi. A tal riguardo, Arturo Lavorato, attivista del Comitato, ha voluto sottolineare che «l’amministrazione riconosce la legittimità di questa assemblea, altrimenti non sarebbe stata presente, quindi le questioni di essere o meno rappresentativi non ha senso».
Altro punto dibattuto è stato quello inerente la questione della discarica, creata da ignoti per bloccare i lavori. «Sono venuto a confrontarmi con i cittadini,- ha precisato il sindaco- fermo restando che prendo le distanze da alcuni tipi di azioni di lotta, chi vuole bloccare i lavori di un cantiere ha mille modi per farlo, non certo aprendo una discarica a cielo aperto, questa sarà competenza della magistratura e delle forze dell’ordine, su questo noi intendiamo che si faccia luce e chiarezza, infatti non andremo a rimuovere i rifiuti deposti».
Alla fine però si giunti a un compromesso. Lavorato ha chiesto «il blocco dei lavori in essere in attesa di individuare un sito alternativo, proposto dalla cittadinanza, in una nuova assemblea, dove anche i quaranta supporters della cabina sono invitati a partecipare». Proposta accettata dall’amministrazione.


Nessun commento:

Posta un commento