Nicotera.
Trovato un punto di accordo tra l’amministrazione comunale e il Comitato
spontaneo cittadino che si oppone all’impianto della centralina elettrica nella
piazza del paese. Dopo un lungo e infuocato dibattimento nel corso del quale i
cittadini, da un lato, e i rappresentanti dell’amministrazione comunale,
dall’altro, hanno potuto confrontarsi sulla tematica in oggetto, la riunione ha
prodotto un compromesso: ai cittadini il compito di individuare delle sedi
alternative dove impiantare la cabina, e all’amministrazione, di concerto con i
tecnici dell’Enel, l’impegno di valutare l’idoneità dei siti individuati.
Il sindaco, in apertura
dell’assemblea, ha voluto chiarire, innanzitutto che «Nicotera Marina ha
bisogno di essere foraggiata da un voltaggio maggiore di quello attualmente
disponibile. Circa una quarantina di cittadini- ha precisato il primo
cittadino- hanno chiesto al comune un potenziamento dell’energia elettrica». In
merito al contestato sito Pagano ha sottolineato che, tale scelta era stata
effettuata dalla commissione straordinaria e approvata dall’intero consiglio il
21 luglio del 2014, “spalmando”, in tal modo la responsabilità della scelta
all’intero civico consesso. «Tale centralina- ha assicurato il primo cittadino-
è un prefabbricato di piccolo dimensioni, e non va quindi ad alterare lo stato delle cose».
Argomentazione questa che
ha poco convinto il Comitato, che, anzi ha chiesto che l’impianto sia allocato
fuori dal perimetro cittadino. A tal riguardo, Toni Capua ha fatto notare al
sindaco «che la Marina ha necessità di essere abbellita, che ha bisogno di una
piazza che non ha, dato che tutti gli eventi si svolgono sul lungomare» e che
una costruzione del genere andrebbe a «deturpare un ambiente, il cuore del
paese, che deve invece essere riqualificato. Da decenni Nicotera Marina punta
sul ripristino di quell’area: cosi lo pregiudichiamo per sempre».
La riunione, è doveroso
sottolineare, non è certo partita all’insegna del sereno e pacifico confronto,
anzi l’esordio del sindaco sulla scarsa “titolarità” tecnica, da parte del
Comitato, ad opporsi all’impianto della cabina, e del suo non essere
rappresentativo della popolazione nicoterese, non ha certo simboleggiato il
classico ramoscello d’ulivo. Anzi. A tal riguardo, Arturo Lavorato, attivista
del Comitato, ha voluto sottolineare che «l’amministrazione riconosce la
legittimità di questa assemblea, altrimenti non sarebbe stata presente, quindi
le questioni di essere o meno rappresentativi non ha senso».
Altro punto dibattuto è
stato quello inerente la questione della discarica, creata da ignoti per
bloccare i lavori. «Sono venuto a confrontarmi con i cittadini,- ha precisato
il sindaco- fermo restando che prendo le distanze da alcuni tipi di azioni di
lotta, chi vuole bloccare i lavori di un cantiere ha mille modi per farlo, non
certo aprendo una discarica a cielo aperto, questa sarà competenza della
magistratura e delle forze dell’ordine, su questo noi intendiamo che si faccia
luce e chiarezza, infatti non andremo a rimuovere i rifiuti deposti».
Alla fine però si
giunti a un compromesso. Lavorato ha chiesto «il blocco dei lavori in essere in
attesa di individuare un sito alternativo, proposto dalla cittadinanza, in una
nuova assemblea, dove anche i quaranta supporters della cabina sono invitati a
partecipare». Proposta accettata dall’amministrazione.
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