domenica 14 settembre 2014

L'amministrazione Pagano disdice l'abbonamento al mensile Proposte: "trovano spazio scritti riconducibili a soggetti coinvolti in vicende giudiziarie per gravi reati”



Nicotera. E’ guerra aperta a Nicotera tra l’amministrazione comunale e la direzione del periodico locale Proposte. Al centro dello scontro la decisione della giunta guidata dal sindaco Pagano  Pagano di non rinnovare l’abbonamento al mensile dei nicoteresi.  La delibera è apparsa ieri mattina sull’albo pretorio del comune, con la seguente motivazione: “sul predetto periodico, da alcuni mesi, trovano spazio scritti riconducibili a soggetti coinvolti in vicende giudiziarie per gravi reati”. E ciò, recita la delibera, “è in netto contrasto con i principi di legalità e trasparenza” con cui agisce l’amministrazione. Già agli inizi di luglio, durante un consiglio comunale, il sindaco aveva tuonato contro lo stesso estensore di articoli (cui si riferisce la delibera), “colpevole” di aver attaccato la condotta dell’amministrazione Pagano. L’articolista in questione è l’avvocato Salvatore Lubiana, inquisito, ma non condannato, per riciclaggio di denaro. Ma per comprendere meglio i contorni della vicenda, apparentemente semplice e lineare, è necessario focalizzare l’attenzione sui soggetti implicati nella querelle, che è caratterizzata da un  ricco retroterra storico (e politico).
L’associazione culturale Proposte è largamente partecipata da numerosi componenti della lista Nicotera Futura, che vedeva, nelle ultime elezioni comunali, candidata a sindaco l’avvocatessa Anna Maria Giofrè, che è anche la vicepresidente di Proposte. La Giofrè è entrata in consiglio nel ruolo di consigliere di minoranza mettendo in atto, in più occasioni, una dura opposizione. Alcune sue dichiarazioni, pesanti come macigni, secondo le quali la giunta Pagano avrebbe onorato gli interessi di non meglio specificate “terze persone”, le sono valse una denuncia di diffamazione, poi inaspettatamente ritirata dalla stessa amministrazione lo scorso aprile.
Poi una serie di scontri tra il sindaco e alcuni militanti dell’associazione Proposte, cui è seguito l’attacco a Lubiana, che in passato era stato suo oppositore politico.
Insomma, una soap opera di antichi dissapori e rancori mai sopiti, sullo sfondo di una cittadina bisognosa di cure massicce.
Impassibilità, all’eclatante disdetta, ha mostrato la vicepresidente del mensile, Anna Maria Giofrè, la quale ha voluto fare qualche ulteriore precisazione.
«L’associazione Proposte ha sempre dato spazio a tutti coloro che hanno voluto esprimere la loro opinione,- ha argomentato la Giofrè- qualunque essa fosse, e questo è quello che continuerà a fare.
Ritengo che il “metalmeccanico del diritto”, come ama definirsi il sindaco Pagano, debba ricordare che vi è il principio di “non colpevolezza” finché una pronuncia non diviene definitiva. Lo saprà senz'altro visto che proprio lui ha accolto nella Casa Comunale un noto esponente politico con una condanna che, pur appartenendo alla corrente politica che sostengo, non posso non menzionare in difesa di un'associazione che alle porte dei suoi trent’anni ha raccontato sempre Nicotera nelle varie parti del mondo. Ad ogni modo- ha chiosato l’ex consigliere- la delibera non mi sconvolge più di tanto, perché rammento a me stessa che la legalità non può essere considerata un principio astratto».


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