sabato 4 marzo 2017

Bruno Censore. Caso elicottero: "Vergognoso il ruolo della stampa".

Nicotera. La conferenza tenutasi lo scorso 27 febbraio sul tema della legalità, nell’aula consiliare del Comune costiero, ha visto, come precisato in un articolo uscito ieri su questo giornale, anche la presenza dell’onorevole Bruno Censore, il quale ha chiuso gli interventi sul delicato tema del ruolo dello Stato nel contrastare la violenza, parlando prevalentemente del problema sempre attuale e mai risolto della mafia. In tale contesto, il parlamentare serrese, ha rispolverato l’episodio dell’atterraggio dell’elicottero nel pieno dentro storico a Nicotera. Sorprendentemente, Censore ha puntato il dito contro i giornalisti, rei di aver gestito male la notizia, anzi di averla gestita in modo “vergognoso”, di aver, in buona sostanza, enfatizzato troppo  l’episodio, mettendo così in cattiva luce l’intera Calabria.
«Io lo condanno il fatto dell’elicottero- ha tuonato Censore- però la televisione ci ha fatto due marroni ai calabresi. E’ stato vergognoso, vergognoso- ha proseguito, in preda allo sdegno- Voi parlate della politica, ma alcuni giornalisti, alcuni giornalisti...- ha redarguito con tono di biasimo.
«Il fatto è un fatto grave in sé?- ha proseguito- Allora si punisca il fatto ma non mettiamo al bando l’intera città, dove c’è gente che fa il falegname, il fotografo. Noi così discreditiamo un intero paese, non è giusto, non è moralmente giusto» Per il politico serrese è necessario mandare messaggi positivi, e la stampa, a parere di Censore, «ha additato ingiustamente l’intera comunità nicoterese».
Benchè l’esponente del Pd condannasse la mafia, parlando dell’evento elicottero, ha guardato il dito ma non la luna. Ha espresso il suo biasimo verso i giornalisti, ma non ha evidenziato quanto l’atterraggio del velivolo in pieno centro storico, con conseguente abusiva chiusura al traffico, per consentire a una persona vicina, secondo gli inquirenti, alla cosca Mancuso, nonché condannata per coltivazione illecita di 650 piante di marijuana, fosse uno schiaffo alla legalità e una esibizione del potere mafioso. E nemmeno il fatto che anche il padre della sposa, Vincenzo Spasari, sia stato recentemente tratto in arresto perchè ritenuto dagli investigatori contiguo alla cosca Mancuso, nell’ambito dell’inchiesta Robin Hood, condotta dalla Dda di Catanzaro, è sembrato più deplorevole dell’azione svolta dalla stampa. I giornalisti hanno condotto una campagna “vergognosa”, “moralmente ingiusta”. L’atterraggio dell’elicottero è invece bollato come “un fatto grave”. Alle parole di condanna di Censore verso la stampa è partito uno scrosciante applauso da parte dei presenti, segno avvilente che ancora è lungo in paese il cammino di maturazione culturale alla legalità. La colpa è sempre di chi denuncia i fatti gravi, mica di chi i fatti gravi li commette.


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