giovedì 25 luglio 2019

L'Associazione Kreonte manifesta piena solidarietà all'imprenditore vittima dei Mancuso.


 Questo articolo è uscito il 19 luglio 2019.
Nicotera. «Dai provvedimenti di queste ore a carico di due esponenti del clan Mancuso, emerge ancora una volta un quadro estremamente preoccupante». Così Francesco Tripaldi ed Enza Dell’Acqua, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione Kreonte. «Chiunque operi in questo territorio, -proseguono- tanto in ambito economico quanto in quello dell’associazionismo e del volontariato, parte con un enorme svantaggio. Il rischio di subire atti estorsivi è elevatissimo, molto vicino al 100 percento. Per questo desideriamo esprimere senza esitazioni la nostra solidarietà nei confronti delle vittime dei gravi fatti evidenziati in queste ore dagli inquirenti». Un territorio a rischio di desertificazione, per i membri del sodalizio che opera a difesa della legalità nel comprensorio nicoterese: «Si è creata –dichiarano- una situazione decisamente allarmante, che pone i cittadini di fronte all’impossibilità di vivere nel territorio, se non a patto di rinunciare ad elementari prerogative. Usufruire degli spazi pubblici è diventato estremamente difficile. Per anni anche i semplici festeggiamenti natalizi o di Carnevale sono stati un momento in cui molti hanno corso gravi pericoli, spesso senza incontrare un’adeguata risposta istituzionale. Che ora pare esserci, e molto decisa. Passeggiare di sera anche attualmente non è un comportamento del tutto esente da rischi. E’ evidente che la criminalità ha conquistato anche una leadership culturale, tra i più giovani soprattutto.  Bisogna avere il coraggio di riprogettare un futuro diverso: «Il combinato disposto –sottolineano dall’associazione Kreonte- dell’assenza di un progetto politico serio per il meridione e di una risposta giudiziaria all’altezza, almeno sino ad oggi, ha creato un autentico vuoto che va colmato con idee concrete. La pedagogia antimafia va accompagnata con un sostegno serio ed individuale alle iniziative dei tanti liberi cittadini che possono tornare a ricostruire Nicotera nel suo antico splendore, civile oltre che paesaggistico».

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