Nicotera.
Brutta
avventura per i coniugi Piperno vissuta nella tarda serata di domenica. Un
banale momento di attrito con i vicini si è trasformato in un vero incubo per i
genitori di Stefano, il 34enne assassinato esattamente un anno fa. Si è
trattato di una vera e propria aggressione verbale, con tanto di insulti e
minacce di morte. Scena di un alterco, che andava pericolosamente ad aumentare
di intensità, l’area antistante lo stabile dove essi abitano. Da qui i due
coniugi si sono rifugiati in casa, barricandosi dentro in preda al terrore. Ma
la furia dei vicini non si placava, tanto che hanno riversato sull’uscio della
loro abitazione l’intero contenuto di un sacchetto di spazzatura. Ma non solo.
Inoltre, come hanno precisato i signori Piperno,i vicini avrebbero cercato di
forzare la porta con calci e pugni. Ciò che rimane di quella serata di paura è
raccontato nella foto che correda questo articolo. Rifiuti e percolato
sull’uscio di casa, frammenti di gusci di uova sparsi qua e là, segni di
scheggiatura. Ciò che la foto non può raccontare è l’odore acre dei rifiuti e
il ronzio delle mosche attratte da quello scempio. Né è semplice spiegare la
paura e lo sconforto dipinto sul volto di due persone anziane e sole già
trafitte da un grave lutto.
Ma andiamo con ordine.
Casus belli della vicenda sarebbe stata, per quanto riferito dai genitori di
Stefano, la questione relativa alla disposizione di un sacchetto di spazzatura proprio
sotto la finestra dei Piperno. Per come stabilito dalla nuova amministrazione,
i cittadini sono tenuti a lasciare fuori casa i sacchetti dei rifiuti, in
attesa che la ditta incaricata passi a
reperirli. I Piperno avrebbero fatto notare ai vicini di non gradire che altri
condomini collocassero la spazzatura, per ovvi motivi di igiene e di decoro,
sotto la finestra della loro abitazione. Dopo una serie di coloriti
battibecchi, nei quali la signora Gina Pagano, mamma di Stefano, sarebbe stata
minacciata di morte e pesantemente insultata, in particolare da un condomino
che continuava a farla oggetto di irripetibili anatemi e minacce. In preda alla
paura e all’angoscia, i coniugi hanno chiamato i Carabinieri che, giunti sul
posto, hanno potuto prendere atto della drammatica vicenda che si stava
consumando. Nel contempo, veniva allertata anche la Guardia Medica in quanto la
signora Gina è stata colta da malore. I Piperno hanno sporto regolare denuncia,
mentre pare che a uno dei protagonisti della lite condominiale siano state
sequestrate delle armi, regolarmente detenute.
Ora i genitori di
Stefano vivono nell’angoscia. Al dolore della perdita del figlio si è aggiunta
l’angoscia e la paura di uscire di casa per non dover incorrere in una nuova
aggressione.
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