domenica 26 gennaio 2020

Commissione elettorale. Macrì (LEGA) nomina scrutatori i suoi tre fedelissimi.


Nicotera. La riunione della Commissione elettorale, riunitasi il 7 gennaio scorso nella casa comunale, non si è affatto conclusa all’insegna dell’armonia. Anzi, sono volati gli stracci tra due esponenti della minoranza, e cioè Salvatore Pagano del gruppo Movivento e Antonio Macrì, rappresentante della Lega. Entrambi i consiglieri facevano parte della Commissione elettorale, unitamente al sindaco Pino Marasco, all’assessore Roberto Massara, e ai consiglieri Giuseppe Leone e Andrea Albanese. La cosa che ha suscitato disappunto nel consigliere Pagano, tanto da fargli abbandonare la commissione, è stato il fatto che Macrì ha indicato come scrutatori i suoi amici della Lega, e cioè Albino Larocca, Carmelo Longo e Francesco Carbone, in pratica tre componenti della lista presentata alle comunali, e non, per come l’etica suggerirebbe, cittadini a cui avrebbe fatto comodo guadagnare qualche soldino o sentirsi parte attiva di un momento politico della città. Si, perché la scelta di procedere secondo “intuito personae”, e non secondo la pratica molto più legittima e specchiata del sorteggio, dovrebbe quanto meno garantire che la scelta dei candidati sia commisurata a una logica che vada ad individuare coloro i quali avrebbero maggiori necessità economiche, in un contesto in cui la disoccupazione è alle stelle. Per questo motivo, il consigliere Pagano ha abbandonato la seduta. Sulla sua pagina Facebook ha argomentato meglio, nella stessa giornata di martedì- la sua presa di posizione: «Stamattina- ha spiegato- si è riunita la commissione elettorale, di cui io, come componente della minoranza, faccio parte. Bisognava individuare gli scrutatori dei seggi elettorali,in vista delle prossime elezioni regionali. Ho preferito abbandonare la Commissione ,anziché condividere e sostenere la loro scelta,che era completamente diversa dalla mia. Secondo me, e secondo un metodo corretto ed equo, ed evitando favoritismi, bisognava procedere alla scelta degli scrutatori tramite sorteggio. Anche se la legge prevede la possibilità di eventuali indicazioni, io sono fermamente convinto che ricorrendo al sorteggio avremmo dato un segnale di correttezza e trasparenza, nonché di rottura col passato amministrativo,quando "ognuno si sceglieva i suoi"».
Ognuno, insomma, si sarebbe scelto i suoi. Macrì, che ha sempre sostenuto “prima gli italiani”, facendo d eco al suo leader Salvini, ora ha scelto “i suoi”. Inoltre, c’è da sottolineare che tra i cittadini scelti nelle frazioni, primeggiano quelli della frazione Comerconi, proposti da Roberto Massara; individuata e ammessa inoltre la zia dell’assessore Valeria Caronte.

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