Nicotera. Lo scempio delle panchine ha,
com’era prevedibile, suscitato un’onda di indignazione anche tra gli esponenti
politici locali. Anna Maria Giofrè, consigliera di opposizione e leader di
Nicotera Futura, ha consegnato alla stampa la nota che segue, nella quale,
oltre ad esprimere ferma condanna per un atto criminale che oltraggia l’intera
cittadinanza, fa una spietata disanima dei problemi che affliggono il
territorio, e dalle cui pieghe malsane germogliano come frutti velenosi gesti
delinquenziali come quelli di venerdì notte, ma non solo.
«L’ennesimo atto vandalico-
esordisce Anna Maria Giofrè- altro non fa che accentuare l’assenza di senso
civico, che, da un po’ di tempo a questa parte, segna la nostra cittadina. Cosa
dire? La riflessione di Nicotera Futura è che l’atto ci rammarica
profondamente, frutto rappresentativo del nostro essere e del nostro territorio».
La
giovane consigliera spiega di seguito i motivi del rammarico, suo e del gruppo
politico di riferimento: «nella nostra attività sociale, e già come componenti
delle nostre associazioni di appartenenza, abbiamo cercato di segnalare agli
organi sovracomunali come il nostro territorio avesse bisogno di maggiore
sicurezza. Lo abbiamo fatto anche dinnanzi al commissario straordinario
Palmieri, ed io, nelle mie funzioni di consigliere comunale, al Prefetto in più
occasioni, al Ministero della Interno e alla Presidenza della Repubblica».
L’esile
ma agguerrita leader politica si riferisce alle numerose missive, apparse anche
sulle pagine di questo giornale, da essa scritte e spedite alle varie figure
istituzionali. La Giofrè ha bussato a tutte le porte dietro le quali siedono gli
organi più rappresentativi, scalando le gerarchie che compongono la piramide
dello Stato. La richiesta era sempre la stessa: attenzione nei riguardi di una
cittadina quasi completamente sguarnita dal monitoraggio sia da parte delle
forze dell’ordine che da un sistema di videosorveglianza. E a questo punto
della nota, la giovane avvocatessa tiene a precisare il suo atteggiamento nei
confronti dello Stato, al quale fa, con la chiarezza che la contraddistingue,
un appunto: «Personalmente non intendo contestare lo Stato ed i suoi organi
sebbene la loro presenza sul territorio non ha portato buoni risultati, ma-
continua- è il momento di guardare avanti e cercare di non commettere gli
stessi sbagli del passato».
«L’assenza
di riscontro positivo e prolungato nel tempo chiaramente, oggi più di ieri, ci
amareggia- constata la consigliera, che aggiunge, con lucido disinganno: «questo
danneggiamento non ci sconvolge, così come l’apatia dei cittadini che hanno
smesso di credere non solo nel loro stesso futuro, ma anche nel presente».
«È un
incontrovertibile dato di fatto supportato da una amministrazione che è rimasta
priva di forza sulla questione sicurezza di fronte a fatti ben più gravi».
«Quella
sulla sicurezza- incalza ancora l’esponente di Nicotera Futura- è una battaglia
sociale e civica in un contesto in cui il senso di appartenenza manca e che
quindi ha il suo punto debole difficile da debellare».
«Quest'ultimo
accadimento ci mortifica- chiosa l’intrepida leader di Nicotera Futura- almeno
noi che crediamo ancora che ci possa essere qualcosa di buono da consegnare
alle generazioni future, sebbene anche il loro silenzio è eloquente».
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