venerdì 23 maggio 2014

Il sindaco nel discorso di acccoglienza a Scopelliti: "Non ci lasceremo intimidire da nessuno, non abbiamo scheletri nell'armadio".

Nicotera. Ad accogliere il presidente Scopelliti, la giunta Pagano al gran completo, oltre che un manipolo di cittadini, curiosi di ascoltare il proclama finale del presidente candidato alle elezioni europee.
Scopelliti, recentemente condannato a sei anni di reclusione per fatti risalenti alla sua esperienza di sindaco di Reggio,  è la seconda volta, stando alle cronache, che interviene pubblicamente nella cittadina costiera. A testimonianza della vicinanza alla compagine amministrativa di Franco Pagano, uomo dalle radici politiche saldamente piantate nel terreno della sinistra: “metalmeccanico del diritto”, come suole definirsi. La sua stessa squadra è assai variopinta, essendo formata da elementi provenienti dalle più disparate esperienze politiche, e che, ha tenuto a precisare Pagano ieri mattina, nel discorso di accoglienza a Scopelliti, rispecchia il governo nazionale, che si regge in piedi grazie alla tela operosamente intrecciata dalla larghe intese. «Noi siamo stati precursori dell’esperienza che poi si è concretizzata a livello nazionale- ha svelato- la nostra amministrazione è composta da soggetti di estrazioni politiche diverse, ma siamo uniti su un concetto fondamentale, che è quello dell’interesse della città.  Noi anteponiamo gli interessi della città al colore politico».  
Nel prosieguo del suo discorso, Pagano ha esortato il presidente Scopelliti a ricordarsi della città di Nicotera, qualora varchi la soglia del Parlamento europeo: «Nel porgere il saluto a Scopelliti- ha detto il sindaco- non posso non tacere la necessità e l’invito a portare con sé in Europa anche un pezzo della nostra città, un ricordo, che si trasformi in impegno concreto per aiutarci ad uscire da questo isolamento, che pesa alla nostra città. È importate che Nicotera si trovi interlocutori istituzionali credibili- ha auspicato ancora Pagano- che sappiano rappresentare anche le nostre ragioni e le nostre esigenze». Parole queste che hanno un peso notevole, e che, con ogni probabilità, fanno allusione al fatto, ormai conclamato, che il palcoscenico nicoterese pare essere divenuto, da qualche anno, molto poco appetibile per la politica che conta. Quello che va inoltre segnalato è il momento in qualche modo complicato dell’amministrazione, che a mezzo del sindaco, nell’ultimo consesso civico, aveva posto in essere la denuncia di un’eccessiva presenza di forze dell’ordine sul comune, a prelevare carte e delibere, nonché l’”ingiustificata” pressione della prefettura vibonese. Uno scenario che lascerebbe pensare gli addetti ai lavori ad un probabile scioglimento, per altro preannunciato dalla stampa. E proprio riguardo alla difficile circostanza in cui versa attualmente l’amministrazione, il sindaco ha voluto fare una precisazione. «Voglio rassicurare la mia città- ha dichiarato- che Nicotera sta voltando pagina. Se qualcuno pensa che Nicotera possa rivivere percorsi già vissuti in passato si sbaglia di grosso: Nicotera è viva, c’è, conterà sempre di più nello scenario politico vibonese, e sapremo difendere gli interessi concreti di questa città. Noi non ci divideremo, noi marceremo diritti a realizzare quello che ci siamo impegnati di realizzare in campagna elettorale,- ha promesso Pagano in un appassionato finale, consacrato dal commosso applauso dei suoi- Non è il momento di celebrare i nostri fasti e le nostre azioni, però una cosa la voglio dire e ribadire:  non ci lasceremo intimorire da nessuno, non abbiamo scheletri nell’armadio, noi siamo trasparenti e continueremo fino in fondo la nostra battaglia».


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