Nicotera.
Copiosa
la mole di dati reperita dal civico sodalizio. Tante le carte visionate dai
militanti che si oppongono all’impianto della cabina Enel, ma uno essi è
rimasto inesplorato. Si tratta del Psc, l’importantissimo documento che deve
regolare lo sviluppo urbanistico del territorio. Un documento determinante per
una cittadina come Nicotera, caratterizzata com’è da ampie zone archeologiche,
artistiche, monumentali, ma anche di notevole valore turistico, paesaggistico e
ambientale. Insomma, il Psc è libro nel quale ci sono scritte non solo le
regole dello sviluppo urbanistico e architettonico della città, ma anche quello
economico dell’intero territorio. In una parola, il suo futuro. Ovviamente, qui troviamo anche la tavola delle
reti tecnologiche, quelle che, prevedono dove dovranno sorgere eventuali opere simili alla
contestata cabina Enel oltre alle altre reti (telefonia, gas ecc.)
Il Comitato non ha
potuto prendere atto di tale documento. Esso è al momento “segreto”, e solo
dopo che sarà approdato in consiglio comunale, si potrà sapere cosa esso
stabilisce.
La cabina Enel, per
essere impiantata, deve possedere un “permesso di costruire” che attesti che
essa è confacente alle prescrizioni dello
strumento urbanistico in vigore. Ma quali sono queste regole edilizie e
urbanistiche?
«In questo modo di
procedere- ha argomentato ancora l’ingegnere- c’è un “centralismo”
antidemocratico da parte dell’amministrazione».
«Ci risulta che non
sono stati organizzati, durante il lungo periodo della gestazione del piano,
come previsto dalla legge urbanistica regionale 19/2002, e dalle successive
Linee Guida, dei Forum, Urban Center, ecc., attraverso i quali l’amministrazione si sarebbe dovuta
confrontare con i vari “portatori d’interesse”,
come i rappresentanti delle varie categorie
produttive (commercianti, imprese di costruzione, operatori turistici ecc.)».
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