giovedì 29 ottobre 2015

Dopo la Sogefil, il Comune pronto ad affidare la riscossione delle tasse a una nuova società tributi.



Nicotera. Mentre è ancora vivo nella memoria collettiva dei nicoteresi il sacco della Sogefil, e mentre, nel contempo, le casse comunali continuano a languire dopo l’azione nefasta della nota società di riscossione che ha sottratto all’ente più di otto milioni di euro, si scopre che il comune di Nicotera sta per indire una gara d’appalto per la concessione della riscossione tributi ad una società esterna, e ciò, si legge nella delibera in oggetto, “al fine di potenziare l’efficacia dell’azione della riscossione dell’ufficio tributi”.
Nonostante la clamorosa ruberia subìta dall’ente, il comune ci riprova e intende affidare ancora una volta la gestione dei soldi dei contribuenti ad un soggetto terzo. L’ente, però, rassicura che la società affidataria dovrà, conditio sine qua non, essere obbligatoriamente iscritta, come previsto dalla legge in materia, all’Albo per l’accertamento e riscossione delle entrate degli enti locali, istituito presso il Ministero delle Finanze. La società vincitrice dell’appalto dovrà gestire le entrate comunali, sia tributarie che non tributarie, che sono: l’Imu, la Tasi, la Tari, la Tosap (occupazioni spazi ed aree pubbliche), le imposte sulla pubblicità, i diritti sulle pubbliche affissioni, l’Ici annualità pregresse e Tarsu annualità pregresse. Insomma, un bel malloppo.
Attualmente la riscossione è affidata, in forma diretta, interamente al comune, nella fattispecie all’ufficio tributi e all’area finanziaria. Quando la gestione dei tributi sarà affidata a una società privata, la remunerazione del servizio “non è garantita dall’amministrazione aggiudicatrice- recita ancora la delibera- bensì dagli importi riscossi presso gli utenti del servizio, e l’operatore privato si assume pertanto in concreto i rischi economici della gestione del servizio, rifacendosi sostanzialmente sull’utente mediante la riscossione di un qualsiasi tipo di canone, tariffa o diritto”.
A questo punto la perplessità suscita un interrogativo: dopo la Sogefil non sarebbe stato opportuno, da parte dell’ente, provvedere autonomamente alla riscossione dei tributi? E non solo per un ricordo ancora bruciante, ma anche e soprattutto perché in fondo Nicotera è un piccolo comune che conta poco più di sei mila abitanti, non è certo una metropoli in cui pullula una popolazione smisurata. Gli aspetti su cui fare luce sono sostanzialmente pochi e riguardano la sempiterna questione dell’anagrafe tributaria comunale, che non è chiaro se sia informatizzata oppure no. Una questione che a sua volta, come in un effetto domino, ne apre un’altra, ed quella della toponomastica, tuttora inesistente. Inoltre, il comune dispone di due uffici creati proprio per le faccende economiche dell’ente: l’ufficio tributi e l’ufficio ragioneria. Possibile che l’ente debba sembra rivolgersi a delle strapagate società esterne per assolvere i compiti per cui è preposto?


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