Nicotera. Decisamente
sontuoso il progetto preliminare del piano spiaggia illustrato dal sindaco
Franco Pagano, dall’ingegnere Valentina Vardè e dal responsabile ufficio
tecnico Carmelo Ciampa lo scorso giovedì, nella sala consiliare del comune. Il
lunghissimo arenile nicoterese dovrebbe presto avere un nuovo ordine e nuove
moderne impostazioni atte a sviluppare la spiaggia, nel tentativo di sfruttare
al massimo la grande risorsa della cittadina costiera che è il mare. La bozza
del piano presentata ai cittadini prevede 12 nuove concessioni per la
realizzazione di lidi balneari, 19 spiagge libere, una concessione per sede
navale, due per attività connesse alla tutela dei luoghi, una per la sosta,
stazionamento e varo di imbarcazioni da diporto e da pesca, due concessioni per
attività sportive e quattro ampliamenti alle concessioni esistenti.
L’arenile è stato
diviso in tre ambiti: il primo è la scogliera (la famosa “preicciola”), il
secondo tra la preicciola e il villaggio Sayonara, la terza tra questo e la
foce del Mesima.
Un progetto
megagalattico, intorno al quale però non si fa minimamente menzione delle
incognite che gravano sull’arenile nicoterese. Una di queste, mai risolta, è
l’erosione costiera. E’ cosa arcinota, infatti, da tempi immemorabili, e cioè
da quando la spiaggia, lato nord, continua e rimpicciolirsi per effetto
corrosivo del mare, che la stabilità e il futuro della spiaggia di Nicotera
Marina sono gravemente compromessi dall’incessante sopravanzare dell’erosione.
Fenomeno che avanza con una velocità che è rilevabile ad occhio nudo anno dopo
anno. Le opportune misure per arginare l’abrasione, diventano sempre più
urgenti: entro pochissimi decenni infatti la costa nicoterese potrebbe essere
divorata dal mare. Il fenomeno rappresenta una minaccia per la costa eppure non
è mai diventato oggetto di osservazione da parte dell’Amministrazione. Progetti
in campo non se ne vedono, né è mai stato convocato al comune un team di
ingegneri per affrontare la criticità, né, tanto meno, ci si è attivati a
palazzo Convento per chiedere aiuti economici alla Regione. Un Piano spiaggia
non può non tenere conto di un problema che ha già messo in allerta il
ministero dell’Ambiente perché esso potrebbe cagionare la scomparsa delle
spiagge.
Ma Nicotera pare
sottovalutare il problema. Attenta al fenomeno invece la consorella Tropea: lo
scorso anno presso la suggestiva Marina dell’isola sono state costruite due
barriera soffolte, lato sud e lato nord della spiaggia. Opere a bassissimo
impatto paesaggistico, in quanto le barriere frangiflutti sono state costruite
al di sotto della superficie del mare.
E poi c’è la
questione sempre aperta del mare sporco. Una spiaggia di moderna concezione e
un mare attanagliato da un vecchio problema, un bel paradosso.
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