Nicotera.
Pubblicato
il programma triennale delle opere pubbliche, stilato dalla dottoressa Lucia
Iannuzzi, il 28 novembre scorso, all’indomani dell’insediamento a palazzo
Convento, in veste di commissario straordinario. Uno step obbligatorio nella
gestione amministrativa di un ente, che deve contemplare non solo la lista
delle opere ma anche i fondi occorrenti per realizzarle. Per mettere a punto
gli interventi previsti nel prospetto approvato occorrono quasi dieci milioni
di euro. Per alcune di queste opere vi sarebbero dei finanziamenti destinati,
dal Ministero dell’Interno, ai Comuni sciolti per mafia. Il primo intervento
contemplato nel documento riguarda la riqualificazione del lungo mare di
Nicotera Marina e delle vie adiacenti. L’opera ha un costo totale di 1.600.000
euro ed è considerata di “massima priorità”. Altri lavori riguardano la ristrutturazione
di un appartamento sito in via Dispensario. Trattasi di un immobile confiscato
alla criminalità organizzata che necessita di lavori di adeguamento.
L’immobile, per un breve periodo era stato assegnato dal Comune ad
un’associazione culturale che faceva capo al complesso bandistico cittadino. La
struttura, evidentemente, richiede nuove manutenzioni, il cui costo è stato
quantificato in 190 mila euro. Nel documento di programmazione troviamo anche i
lavori di sistemazione della rete fognaria in Marina, nonchè la
ristrutturazione delle stazioni di sollevamento verso l’impianto Iam. Questi
lavori costano 400 mila euro. Per tali interventi vi sono anche dei fondi
regionali pari a 391 mila euro, conquistati al tavolo regionale la scorsa
estate dal Movimento 14 luglio. Soldi che dovrebbero finalmente essere
sbloccati dalla terna commissariale. Altro intervento riguarda la messa a norma
della scuola primaria di Nicotera superiore. Costo 800 mila euro. Tra le
priorità troviamo anche la realizzazione dell’impianto di riscaldamento del
municipio. Le antiche stanze di palazzo Convento, gelide d’inverno, hanno come unica
fonte di riscaldamento le stufette elettriche. L’intervento costa 130 mila
euro, ma rischia, semmai vedesse la luce, di essere un’altra opera costosa e
inutile, visti gli squarci negli infissi del vetusto palazzo, da cui, nei mesi
freddi, si infilano spifferi micidiali. E non solo. La casa municipale è
completamente interdetta alla persone con disabilità. E anche in questo senso
sarebbero opportuni dei lavori di adeguamento urgenti. C’è poi da rifare il
tetto della caserma dei Carabinieri di Nicotera superiore, per un costo di 120
mila euro. Dulcis in fundo troviamo la realizzazione del porto turistico a
Nicotera Marina, per il quale occorre un finanziamento di sei milioni di euro.
Lo scorso dicembre la gara d’appalto per un progetto a dir poco faraonico
(quasi venti milioni di euro per realizzarlo), messo appunto
dall’amministrazione Pagano, è andata deserta. Ma a tale infrastruttura non si
rinuncia. E il piano delle opere pubbliche propone, ancora una volta, il porto
turistico.
Restando in Marina, per
quanto riguarda il rifacimento del lungomare, i fondi necessari per mettere
mano ad un’opera che si attende da decenni dovrebbero provenire dal Ministero
dell’Interno, in virtù dell’articolo 143 del Tuel (decreto legislativo 18
agosto 2000, n. 267). Si tratta di un'anticipazione di liquidità a favore degli
enti locali che risultino commissariati. In pratica, i Comuni sciolti per
infiltrazioni o condizionamento mafioso, possono richiedere un’anticipazione
dei fondi necessari per realizzare l’opera. Già nel 2010 il Comune di Nicotera
aveva ottenuto un finanziamento di un milione di euro per la riqualificazione
del lungomare, ma i soldi furono stornati dall’allora terna commissariale per
mettere una pezza al buco economico creato dalla Sogefil nelle casse comunali.
Nessun commento:
Posta un commento