domenica 1 gennaio 2017

La manifestazione del Movimento 14 luglio a Vibo il 19 dicembre.



Nicotera. Punto di ritrovo e di partenza, per i militanti del Movimento 14 luglio, come sempre, Nicotera Marina, quartier generale del civico sodalizio. Si sono ritrovati di buon ora con striscioni, tamburi e fischietti. Poi, fatta la conta degli attivisti presenti, sono partiti. Destinazione Vibo Valentia, e precisamente Corso Vittorio Emanuele, dove vi sono le sedi di due importanti enti che, nelle intenzioni del comitato, sono tenuti a dare risposte ai cittadini: la prefettura e l’Asp. Tuttavia, è proprio nei confronti dell’Azienda sanitaria provinciale che i militanti hanno rivolto le loro rimostranze. Le ultime analisi pubblicate, il 7 novembre scorso, certificano che l’acqua di Marina è conforme ai parametri stabiliti dalla legge. Dato, questo, in netto contrasto con il colore del prezioso liquido: una tonalità cha va dal giallo al marrone che la rende completamente inutilizzabile. C’è poi la questione del manganese. Gli esami resi noti dall’Asp il 26 ottobre rilevano che nelle frazioni Preitoni e Marina  il livello del temibile metallo è rispettivamente, 53 mg/L e 62mg/L. Considerato che il valore limite è di 50 mg/L, sfora, anche se di poco, i parametri stabiliti dalla legge. Ma non solo. Nella lista delle analisi mancherebbero all’appello altri importantissimi parametri, ad esempio quello relativo  alla pseudomonas auriginosa, che pure risultava essere presente nell’acqua che arrivava nelle case dei cittadini di Marina già nel maggio del 2015 quando l’allora amministrazione in carica effettuò degli esami in autotutela, mentre già era in corso l’ordinanza diramata dal sindaco di divieto del consumo di acqua dell’ottobre del 2014. Nel corso di un tavolo tecnico, tenutosi presso gli uffici Asp lo scorso novembre, tra i relatori si parlò, in via ufficiosa, dell’eventualità di rimuovere i divieti di non potabilità in Marina e a Ricadi, dato che gli esami risultavano nella norma. Pochi giorni dopo sul sito dell’Asp furono pubblicati gli esiti dei controlli che sentenziavano la conformità dell’acqua, nei due centri sopracitati, tant’è vero che la sindaca di Ricadi, Giulia Russo, revocò l’ordinanza per le frazioni di Santa Maria e Santa Domenica, interessate alla criticità. Per quanto riguarda Nicotera Marina, invece, la commissaria Lucia Iannuzzi non ha inteso rimuovere il divieto di consumo forse perché a conoscenza della pessima colorazione dell’acqua e delle legittime lamentele dei cittadini. Ma il disappunto del comitato è rivolto anche alla Sorical. La famosa società calabrese per la gestione dell’acqua ormai da tempo è sottoaccusa da parte del Movimento. Le si addebitano le cause di una così critica condizione dell’approvvigionamento idrico, nonostante il notevole onorario pagato dal Comune di Nicotera (qualcosa come 300 mila euro annui), e nonostante i costosissimi lavori realizzati la scorsa estate presso l’acquedotto Medma (750 mila euro i soldi spesi). Per questi motivi il forte auspicio del comitato è il distaccamento dalla Sorical mediante la costruzione di due pozzi, precisamente in località Santa Barbara. Per queste ragioni ieri mattina il Movimento ha marciato sul corso principale di Vibo, un Movimento, c’è da dire, ormai sfilacciato: una quarantina di persone in tutto. Sicuramente decimato, rispetto alla scorsa estate quando ad occupare il Comune erano almeno trecento cittadini trasformatisi in agguerriti militanti. Forse qualcosa è cambiato, ora esiste un “direttorio” che dirama proclami: l’organizzazione è ormai verticistica, Arturo Lavorato e lo zio, Tonino D’Agostino, sono figure apicali; il Movimento ha assunto così una struttura familistica, nella migliore tradizione calabrese. D’altronde a zio e nipote vanno ascritte grandi doti strategiche e organizzative: «La manifestazione di oggi- ha dichiarato Lavorato- è un avvertimento: se non riprende un piano concreto di messa in opera di interventi calendarizzato, noi riprendiamo come questa estate e peggio di questa estate».

Nessun commento:

Posta un commento