martedì 10 gennaio 2017

Resi noti i nomi dei componenti della terna commissariale.



Nicotera. Si insedierà domani mattina la terna commissariale, in attesa nella casa municipale dal 25 novembre scorso, giorno in cui il Consiglio dei Ministri ha deciso di sciogliere il consiglio comunale, così come aveva richiesto il prefetto di Vibo, Carmelo Casabona, dopo l’attività investigativa svolta dalla commissione di accesso agli atti. Un’attività durata quasi sette mesi e che ha deposto, evidentemente, a sfavore del comune costiero, il quale, decretano le indagini, è stato suscettibile di infiltrazioni mafiose. Tuttavia le motivazioni dello scioglimento saranno rese pubbliche nella stessa giornata di domani, quando la pubblicazione del decreto del Presidente della Repubblica svelerà le ragioni che hanno indotto il Viminale ad accettare la richiesta di scioglimento del rappresentante governativo di Vibo Valentia. Intanto, sono già trapelati i nomi dei componenti della terna prefettizia che da domani fino ad una data ancora incerta reggerà le sorti di palazzo Convento. Si tratta del vice prefetto Adolfo Valenti, della prefettura di Bologna; del vice prefetto aggiunto Michela Fabio, della prefettura di Reggio Calabria; del funzionario economico-finanziario, Nicola Auricchio, di Salerno.
Il lavoro che attende i tre funzionari statali non sarà semplice. Tante le emergenze da affrontare. Al suo arrivo a Nicotera la terna sarà travolta dalla furia del Movimento 14 luglio che da ieri mattina occupa il comune costiero. Il comitato con ogni probabilità chiederà, prima di ogni cosa, che venga sbloccata la procedura burocratica per aver accesso alla lauta sommetta di 391 mila euro ottenuta dalla Regione Calabria, lo scorso agosto, dopo una serie di concitate trasferte in quel di Catanzaro, presso palazzo Alemanni. Soldi che serviranno per mettere in atto alcuni lavori sulla rete idrica e fognaria. Ma i problemi non sono solo questi. In primis vanno affrontate le grandi incompiute dell’amministrazione uscente, guidata da Franco Pagano. Una di queste è sicuramente la questione rifiuti: la differenziata a Nicotera superiore non è mai partita, nonostante una serie di delibere e determine, pubblicate e poi annullate, per strani vizi di forma. A questo va ad aggiungersi la questione sicurezza, in un territorio che troppo spesso ha assistito importante ad inquietanti fatti di cronaca. C’è poi un lavoro molto più complesso e arduo, aiutare i cittadini nicoteresi a riacquistare la fiducia nello Stato, ed educare l’ente alla legalità. Ardua impresa, dopo dieci anni in cui per tre volte consecutive i consigli comunali democraticamente eletti sono stati sciolti per mafia.

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