venerdì 23 novembre 2018

Elezioni comunali di maggio. Il Movimento 14 luglio scende in campo.


Nicotera. Svolta nel panorama socio-politico nicoterese. Dopo la corsa solitaria, dello scorso ottobre, di Pino Marasco verso palazzo Convento, ora gli aspiranti sindaci sono aumentati; quadruplicati, si potrebbe dire. Le velleità politiche si sono posate, come lo Spirito Santo, sul capo di molti che adesso sono pronti a scendere in campo. Alle due liste in via di allestimento (quella capitanata dal Pdino Rino Isaia e quella del professore Antonio Ricottilli) si sta per aggiungere, cogliendo un po’ tutti di sorpresa, la lista del Movimento 14 luglio. Il sodalizio ecologista si era sempre espresso apolitico e apartitico, sordo al canto ammaliante delle sirene di palazzo Convento. Adesso, però, qualcosa ha fatto cambiare idea ai militanti del gruppo civico, e sono finiti anche loro per farsi sedurre dal fascino della poltrona. Ma cosa, precisamente? Arturo Lavorato ha spiegato che, adesso, il Movimento sarebbe “maturo” per porsi alla guida del timone del municipio costiero. A maggio, dunque, i cittadini saranno chiamati a scegliere il sindaco tra almeno quattro proposte. Esse sono: la rediviva lista Marasco, reduce della disfatta contro il quorum ma decisa a non mollare la presa; la coalizione che vede a capo il professore Antonio Ricottilli, ex sindaco di Nicotera, che lo scorso ottobre ha dovuto abbandonare l’agone politico a causa del voltafaccia dei probabili alleati, e cioè, i protagonisti di un’altra lista, quella, come già accennato, guidata dall’avvocato Pdino Rino Isaia. Ancora in via di definizione la posizione di Enzo Comerci, leader del gruppo “Fronte comune per il Vibonese”. Non è chiaro se offrirà la sua spalla ad Antonio Ricottilli, come è avvenuto lo scorso ottobre, o se invece sceglierà di allestire una lista tutta sua con la quale provare a realizzare il suo grande sogno: espugnare palazzo Convento. E poi, come sottolineato, c’è la lista del Movimento 14 luglio. Ma la vera novità della prossima tornata elettorale è che Nicotera avrà almeno due donne aspiranti sindaco. Una è Maria Rosaria Corigliano, la candidata di Rinascita nicoterese che il 21 ottobre ha fatto l’en plain di voti. A ribadirlo è stato lo stesso Pino Marasco, la sera stessa della disfatta contro il quorum. In quelle ore piene di apprensione Marasco precisò che la sconfitta elettorale non lo avrebbe disarcionato delle sue ambizioni politiche, ma che, anzi, ci avrebbe riprovato, ma che a capo della lista avrebbe piazzato la sua candidata più forte e corazzata di competenze e loquela, e cioè la Corigliano, avvocatessa da anni residente a Vibo. Il Movimento 14 luglio pone anch’esso a capo della lista una rappresentante del gentil sesso, e cioè la pasionaria dichiaratamente comunista Maria Adele Buccafusca. Insegnante in pensione, la Buccafusca è tra quelli che ha visto nascere il sodalizio ambientalista. La papabile sindaca adesso è lei. E che la scelta cadesse su una donna è un fatto quasi scontato in un’associazione che è fatta in larga parte di donne. Una lista, dunque, che non avrà certo l’odioso problema delle “quote rosa”. Resta da capire come reagiranno alcune pasionarie del gruppo che erano confluite nella lista di Rino Isaia: lasceranno l’avvocato Pdino per rientrare nel Movimento o ne diventeranno avversarie politiche? Rimane da sottolineare l’episodio dell’epurazione del geometra Beniamino Lapa dal Movimento. Un professionista contraddistinto da innegabili qualità tecniche e capillare conoscenza del territorio che, come si ricorderà, ha avuto un ruolo fondamentale durante le lotte del Movimento. Eppure Lapa è stato espulso dal gruppo ecologista quando ha proposto un’eventuale scesa in politica. Un’iniziativa bocciata senza appello. E con lei anche Beniamino Lapa, dopo una fase di dissidi con l’ingegnere Antonio D’Agostino e il nipote Artuto Lavorato, veri leader del Movimento.

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