Nicotera.
Svolta
nel panorama socio-politico nicoterese. Dopo la corsa solitaria, dello scorso
ottobre, di Pino Marasco verso palazzo Convento, ora gli aspiranti sindaci sono
aumentati; quadruplicati, si potrebbe dire. Le velleità politiche si sono
posate, come lo Spirito Santo, sul capo di molti che adesso sono pronti a
scendere in campo. Alle due liste in via di allestimento (quella capitanata dal
Pdino Rino Isaia e quella del professore Antonio Ricottilli) si sta per
aggiungere, cogliendo un po’ tutti di sorpresa, la lista del Movimento 14
luglio. Il sodalizio ecologista si era sempre espresso apolitico e apartitico,
sordo al canto ammaliante delle sirene di palazzo Convento. Adesso, però,
qualcosa ha fatto cambiare idea ai militanti del gruppo civico, e sono finiti
anche loro per farsi sedurre dal fascino della poltrona. Ma cosa, precisamente?
Arturo Lavorato ha spiegato che, adesso, il Movimento sarebbe “maturo” per
porsi alla guida del timone del municipio costiero. A maggio, dunque, i
cittadini saranno chiamati a scegliere il sindaco tra almeno quattro proposte.
Esse sono: la rediviva lista Marasco, reduce della disfatta contro il quorum ma
decisa a non mollare la presa; la coalizione che vede a capo il professore
Antonio Ricottilli, ex sindaco di Nicotera, che lo scorso ottobre ha dovuto
abbandonare l’agone politico a causa del voltafaccia dei probabili alleati, e
cioè, i protagonisti di un’altra lista, quella, come già accennato, guidata
dall’avvocato Pdino Rino Isaia. Ancora in via di definizione la posizione di
Enzo Comerci, leader del gruppo “Fronte comune per il Vibonese”. Non è chiaro
se offrirà la sua spalla ad Antonio Ricottilli, come è avvenuto lo scorso
ottobre, o se invece sceglierà di allestire una lista tutta sua con la quale
provare a realizzare il suo grande sogno: espugnare palazzo Convento. E poi,
come sottolineato, c’è la lista del Movimento 14 luglio. Ma la vera novità
della prossima tornata elettorale è che Nicotera avrà almeno due donne
aspiranti sindaco. Una è Maria Rosaria Corigliano, la candidata di Rinascita
nicoterese che il 21 ottobre ha fatto l’en plain di voti. A ribadirlo è stato
lo stesso Pino Marasco, la sera stessa della disfatta contro il quorum. In
quelle ore piene di apprensione Marasco precisò che la sconfitta elettorale non
lo avrebbe disarcionato delle sue ambizioni politiche, ma che, anzi, ci avrebbe
riprovato, ma che a capo della lista avrebbe piazzato la sua candidata più
forte e corazzata di competenze e loquela, e cioè la Corigliano, avvocatessa da
anni residente a Vibo. Il Movimento 14 luglio pone anch’esso a capo della lista
una rappresentante del gentil sesso, e cioè la pasionaria dichiaratamente
comunista Maria Adele Buccafusca. Insegnante in pensione, la Buccafusca è tra
quelli che ha visto nascere il sodalizio ambientalista. La papabile sindaca
adesso è lei. E che la scelta cadesse su una donna è un fatto quasi scontato in
un’associazione che è fatta in larga parte di donne. Una lista, dunque, che non
avrà certo l’odioso problema delle “quote rosa”. Resta da capire come
reagiranno alcune pasionarie del gruppo che erano confluite nella lista di Rino
Isaia: lasceranno l’avvocato Pdino per rientrare nel Movimento o ne
diventeranno avversarie politiche? Rimane da sottolineare l’episodio
dell’epurazione del geometra Beniamino Lapa dal Movimento. Un professionista
contraddistinto da innegabili qualità tecniche e capillare conoscenza del
territorio che, come si ricorderà, ha avuto un ruolo fondamentale durante le
lotte del Movimento. Eppure Lapa è stato espulso dal gruppo ecologista quando
ha proposto un’eventuale scesa in politica. Un’iniziativa bocciata senza
appello. E con lei anche Beniamino Lapa, dopo una fase di dissidi con
l’ingegnere Antonio D’Agostino e il nipote Artuto Lavorato, veri leader del
Movimento.
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