Nicotera.
Se
la domanda di finanziamento inoltrata dal Comune di Nicotera a Invitalia (Agenzia
nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, di
proprietà del Ministero dell'Economia) sarà accettata, la cittadina costiera
potrebbe ottenere dei fondi stratosferici, pari a 10 milioni di euro. Si tratta
di un mega finanziamento, promosso dal Governo, che ha lo scopo di promuovere e
sviluppare le aree più svantaggiate del Mezzogiorno d’Italia. Il progetto porta
il nome di CIS (contratti istituzionali di sviluppo) e sono gestiti, come
precisato, da Invitalia, sotto la supervisione delle Prefetture della provincia
di riferimento. Anche a Vibo, presso l’Ufficio del rappresentante governativo,
si è tenuta una riunione a cui erano presenti, oltre al prefetto Francesco
Zito, i sindaci dei comuni del vibonese e il presidente di Invitalia Domenico
Arcuri. La riunione operativa ha avuto l’obiettivo di spiegare ai primi
cittadini come compilare “le schede” per accedere al finanziamento. In pratica,
ogni Comune deve presentare un’idea appetibile, innovativa e che soprattutto
produca sviluppo economico e posti di lavoro. Una meta ambiziosa, ma non impossibile
da raggiungere, anche perché sarà Invitalia a farsi carico di trasformare le
idee in progetti, senza cioè, che un programma di sviluppo debba passare per
l’ufficio tecnico degli enti. Un’occasione ghiotta, dunque, che i Comuni, a
queste latitudini, non possono permettersi di perdere. L’ente costiero ha già
provveduto a mettere in cantiere la sua “idea” di sviluppo. Per realizzare un
programma appetibile ha affidato la supervisione dell’inziativa al professore
Francesco Calabrò, docente di Architettura all’Università Mediterranea di
Reggio Calabria.
Le proposte redatte per
il Comune di Nicotera sono due, di cui una “addizionale”, e cioè presentata da
due o più Comuni consorziatisi per avere maggiori possibilità di essere inclusi
nel finanziamento. Nella fattispecie, trattasi dei Comuni di Rombiolo, Limbadi
e Nicotera. Il progetto è quello di ripristinare un’arteria della via Popolia,
l’antica strada fatta costruire dai Romani nel 132 a. C., che partiva da Capua
e finiva a Reggio Calabria. Di essa rimangono delle vestigia, rintracciabili,
nel vibonese, da Hipponium (l’odierna Vibo) a Nicotera. Questo tratto dovrebbe
diventare, se i Comuni sono ammessi ai Cis, una lunga via da dedicare al
trekking, tra storia e cultura. Ma il comune costiero ha presentato anche un
progetto individuale di rilancio del territorio attraverso la “dieta
mediterranea” di Nicotera, ormai diventata “patrimonio immateriale dell’umanità”.
Pare che un Comune abbia più chances di essere ammesso al programma dei finanziamenti
qualora presenti un’idea che abbia una sua specifica individualità, che lo
distingue dagli altri esaminandi. L’idea è di sfruttare un terreno confiscato
alla ndrangheta, della grandezza di oltre 7mila mq, per trasformarlo nella “via
degli odori”, dove cioè vengono coltivate tutte le piante tipiche dell’area
mediterranea. Ma non solo. Il progetto è anche quello di ristrutturare e
adibire il “vecchio ospedale”, sito in via Casolare, in “ufficio della Dieta
mediterranea”, luogo di formazione di progetti e iniziative per il rilancio del
territorio, oltre che la rivalorizzazione degli antichi quartieri. «E’ un
progetto che abbiamo seguito fin dal primo giorno e sul quale nutriamo grandi
speranze- ha dichiarato il sindaco Giuseppe Marasco-, perché unisce sviluppo
del territorio e possibilità occupazionali, dando quindi la possibilità a
Nicotera di proiettarsi in una dimensione diversa a quella del passato, di
città turistica che vuole valorizzare tutto il grande patrimonio naturalistico
e culturale ricadente sul territorio».
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