Nicotera.
Una festa davvero inaspettata per nonna Serena, quella che si è svolta venerdì
pomeriggio, nella sua casetta di Badia, piccola frazione di Nicotera. Un giorno
da ricordare per un compleanno speciale (cento gli anni compiuti), che la
Giunta comunale al completo ha voluto festeggiare. E così alle tre del
pomeriggio il sindaco Pino Marasco, accompagnato dalla sua squadra al gran
completo, si è recato dalla nonnina di Badia portandole in dono una mega torta,
vassoi ricolmi di dolci e bottiglie di spumante da stappare. In un attimo la
sua casetta si è riempita di persone desiderose di partecipare alla festa.
Naturalmente non
potevano mancare i figli, Annunziata e Nino; i suoi quattro adorati nipoti:
Rosalba, Caterina, Rosamaria e Cosimo; e cinque pronipoti: Francesco, Maria,
Domenica, Giuseppina, Giovanni e Domenico. Una discendenza nutrita e amorevole
che si prende cura con assiduità di nonna Serena che con sacrificio e fatica ha
portato avanti la sua famiglia in momenti difficilissimi, attraversando il
Novecento armata di forza e di tenacia. Il giorno del suo compleanno per lei è
stata una grande emozione. Lucida e sveglia come non mai ha ringraziato tutti
della presenza, in primis il sindaco Pino Marasco. Lei l’ha visto crescere, ed
è stata felicissima di vederlo con la fascia tricolore: «vederti sindaco per me
è una grande gioia- gli ha detto- ti ho visto in fasce, ti ho crescere ed
adesso sei diventato sindaco». Allo stesso modo, la centenaria ha salutato il
parroco del paese, don Cosma Raso; il
suo medico condotto, la dottoressa Aurora Corso e poi tutti gli amici e il
vicinato. Per nulla frastornata dalla confusione, ha accettato con gioia gli
auguri e i brindisi di tutti. «Questo evento mi ha regalato una grande
emozione- ha dichiarato da parte sua il sindaco- è stata una grande gioia
festeggiare i cento anni di comare Serena; un evento, per quanto mi riguarda-
ha aggiunto- che si ripete per la seconda volta, in veste di amministratore.
Qualche anno fa, quando ricoprivo la carica di assessore, ho avuto l’onore di
festeggiare un altro centenario, sempre di Badia, quella volta si trattava di
un nonnino». «Persone così anziane- ha aggiunto il sindaco- sono la nostra
memoria storica; abbiamo di venerarli e accudirli con amore». La signora Serena Rizzo ha vissuto una vita
intensa. Ha conosciuto la vedovanza in giovanissima età; come spesso accadeva
all’epoca, se una ragazza restava vedova
spesso era consuetudine che andasse in sposa al fratello del defunto, e così è
stato anche per lei. Ha lavorato tantissimo. Aveva un manipolo di caprette e in testa al suo
piccolo gregge si recava in tutti i paesi limitrofi a vendere latte fresco
porta a porta. Il freddo, la pioggia e il vento non la spaventavano, e neanche
le torride giornate di sole. Le sue fedeli capre la seguivano per strade ripide
o scoscese, per sentieri impervi e quei percorsi privi di asfalto che
collegavano un paesino ad un altro. In molti attendevano l’arrivo della signora
Rizzo e delle sue caprette, il latte delle quali per decenni ha nutrito
generazioni di persone.
Nonna Serena è ancora autonoma e tiene alla sua indipendenza, pur essendo assistita
assiduamente da una nipote che la va trovare almeno tre volte al giorno
Nessun commento:
Posta un commento