giovedì 12 giugno 2014

La "Preicciola" : una discarica a cielo aperto.





Nicotera. Spesso, dalle pagine di questo giornale, abbiamo denunciato la generalizzata mancanza di etica ambientale che, in modo trasversale, colpisce amministratori e cittadini comuni, e i cui effetti si vedono nelle spiagge, nei letti delle fiumane, nelle aree verdi, persino nei pressi dei centri abitati.
Lastre di eternit, elettrodomestici, ingombranti: davvero di tutto abbiamo fotografato e sottoposto all’attenzione del lettore. Adesso, ancora una volta, dovere di cronaca ci impone di presentarvi un’altra area di interesse turistico e paesaggistico colpita dal degrado, e che d’ora in poi entrerà di diritto nella lunga lista dei paradisi naturalistici ridotti a discariche a cielo aperto. Si tratta della bellissima scogliera Provenzano di Nicotera Marina, denominata dai residenti “punta Preicciola”, e che, purtroppo, dell’antico e suggestivo fascino, non ha più nulla. Quello che era il rifugio degli innamorati, ora è un vero e proprio immondezzaio impraticabile, oltre che pericoloso per salute stessa di chi si avventuri da queste parti. Presso la Preicciola infatti, abbiamo trovato, grazie alle segnalazione degli attenti giovani del Comitato pro Marina, ogni sorta di elettrodomestico, ormai roso dalla ruggine, tronchi d’alberi, rifiuti di tutti i tipi, ma, soprattutto, carcasse di animali, sui quali banchettano stuoli di voraci mosche. Ciò che le foto che vi mostriamo non possono raccontare è l’insopportabile miasma che si espande per ogni dove. Ci scusiamo con i lettori per la crudezza con la quale descriviamo lo stato delle cose, ma tale è la realtà dei fatti.
La scogliera Provenzano, per la sua bellezza selvaggia, è inserita negli itinerari delle guide turistiche. D’estate pedalò o barche cariche di turisti o semplici residenti si avventurano da queste parti a visitarne le insenature, o a fare il bagno in una di quelle lagune naturali create dalle pietre.
«Tutto questo ora è solo un bel ricordo- hanno dichiarato i ragazzi del Comitato pro Marina- la scogliera è adesso una discarica da cui è bene stare alla larga, perché è anche alto il rischio di contrarre infezioni». I giovani del Comitato non ci stanno a vedere le risorse del proprio territorio divorate da un’incuria senza precedenti. Per questo hanno deciso di attrezzarsi, nei limiti del possibile, per tentare di ripulirla. «Ma da soli non possiamo farcela- hanno puntualizzato- anche se faremo del nostro meglio. Auspichiamo che l’amministrazione faccia la sua parte: non può stare a guardare, senza muovere un dito, che le nostre bellezze naturalistiche siano sommerse dalla spazzatura. Soprattutto- incalzano i ragazzi- dove sono i consiglieri di Marina (Demasi e Cavallaro)? Dov’è il sindaco, anch’egli originario di Marina? Perché non si fanno sentire? Come si può parlare ancora di turismo, in queste condizioni?»
Per i giovani militanti del Comitato, rimane inspiegabile il silenzio degli amministratori, in specie quelli che vivono nella frazione e ne possono contemplare ogni santo giorno le criticità che l’attanagliano.
Dopo aver ridipinto il muretto del lungo mare, i ragazzi, come soldati in trincea, sono adesso pronti a lanciarsi in una nuova impresa, mossi dall’etica ambientale e dall’amore del loro paese. Chissà se ancora stavolta saranno lasciati soli.

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