Nicotera.
Bollette
per la fornitura idrica salatissime per i cittadini nicoteresi che, per stessa
ammissione dell’assessore Marasco, fin dal primo avviso, onorano il loro dovere
con il fisco, collocandosi, perciò, tra i contribuenti più virtuosi del
vibonese. Peccato però che allo zelo dei cittadini nel pagare le tasse non
corrisponda un servizio adeguato.
L’acqua che giunge
nelle case, specie nella frazione Marina, è spesso sporca, come testimonia la
foto, scattata da una cittadina, che qui sottoponiamo all’attenzione dei
lettori. Che l’acqua non sia mai stata potabile lo si è sempre saputo: da
decenni i nicoteresi la acquistano al supermercato, ma l’acqua torbida che
giunge dal rubinetto non è buona nemmeno per annaffiare le piantine di
basilico.
Eppure, in più
occasioni la giunta aveva annunciato una riduzione dei costi dell’acqua, ciò
sarebbe potuto avvenire con lo sganciamento dalla Sorical. Iniziativa, questa,
che si sarebbe potuta mettere in atto con la trivellazione di due pozzi. Inoltre,
ci sono interi quartieri che durante il periodo estivo rimangono senza
approvvigionamento idrico.
La
tassa sull’acqua Su un ruolo annuo di circa un milione di
euro, entrano nelle casse comunali 620mila
euro dai volontari, ovvero dai cittadini che pagano le tasse all’arrivo della
prima bolletta. Il Comune recupera la quasi totalità delle somme mancanti,
nella fase successiva, nel cosiddetto ruolo coatto.
Nella vicina Limbadi
l’acqua costa meno rispetto a Nicotera: sembrerebbe che nel comune limbadese
esistano più pozzi che garantiscono alla cittadina rurale una certa autonomia
dalla Sorical. E se quindi a Limbadi l’acqua costa 70 centesimi al metro cubo,
ai nicoteresi costa addirittura 1,20 euro al metro cubo. I 50 centesimi di
differenza vanno dritti nelle tasche della Sorical. Il comune di Nicotera sborsa
infatti alla società della gestione delle risorse idriche circa 300 mila euro
annui, oltre ad avere un debito con la stessa di 600mila euro.
Niente
royalties per Nicotera. Il territorio nicoterese è ricco
d’acqua, tant’è vero che la stessa Sorical la preleva per foraggiare altri
territori, e ciò avviene senza che tale società lasci delle royalties o altri
benefici (ad esempio, un quantitativo d’acqua gratis).
Rete
idrica obsoleta. Sembrerebbe inoltre che la rete idrica
della cittadina costiera è obsoleta, ragion per cui un certa quantità d’acqua
si disperde durante il suo percorso verso i rubinetti delle case. Rifare la
rete idrica è un’altra di quelle opere pubbliche che “forse, chissà, un giorno,
magari”, come molte altre ammantate da avverbi pieni di nebulosa incertezza.
I
pozzi. Una giunta comunale sciolta per infiltrazioni
mafiose, quale quella nicoterese, può avvalersi della legge 145, secondo la quale
le amministrazioni, per avviare la realizzazione di opere pubbliche non
differibili, possono captare dei cospicui finanziamenti. Tra le opera da realizzare c’è quella relativa
ai pozzi idrici, che dovrebbero essere costruiti a Preitoni e Nicotera
Superiore. Costo dei lavori 30 mila euro.
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