Nicotera.
E’ passato più di un mese da quando si è
tenuto l’incontro in prefettura tra il Comitato pro 118 e i vertici dell’Asp. A
sostenere il civico sodalizio c’era il consigliere regionale Vincenzo Pasqua.
In quell’occasione partì un input da parte del rappresentante territoriale del
Governo verso l’azienda sanitaria provinciale, la quale avrebbe dovuto
riconsiderare l’attuale dislocazione del territorio delle Suem. Era il 3 di
febbraio. Dopo due settimane circa il Comitato ha consegnato nelle mani del
direttore generale dell’azienda sanitaria e, nella stessa mattinata, in quelle del
prefetto, un plico contenente 3000 firme, grido d’aiuto di un’intera
cittadinanza sguarnita di un servizio essenziale. Allo stato dei fatti, novità
importanti non ce ne sono, se non tre fatti essenziali che meritano di essere
considerati. Il primo riguarda un carteggio tra il direttore sanitario Carlo
Truscello e i commissari ad acta alla sanità regionale. Truscello faceva sapere
ai commissari che era impossibile garantire la postazione Suem a Nicotera, a
meno che non si procedesse alla deroga dalla programmazione regionale o
all’assunzione immediata a tempo determinato di 5 medici, 5 infermieri, 5
autisti.
Per tutta risposta i
commissari ingiunsero al direttore sanitario di «rivedere, dopo uno studio
accurato delle distanze kilometriche di ciascun comune dai presidi ospedalieri,
l’attuale dislocazione delle Pet, al fine di risolvere la criticità
evidenziata, di valutare modalità organizzative aziendali alternative che consentono
una definizione del soccorso territoriale adeguata e rispondente alla necessità
del territorio».
L’altro elemento degno
di nota sono le parole di Antoniozzi, il giorno in cui gli fu consegnata la
petizione. Il direttore generale ribadì al Comitato e alla stampa che stava
riconsiderando la geografia delle postazioni Suem nel vibonese. Ma ciò che ha
acceso al speranza del Comitato è una deliberazione, ad opera del presidente
della Regione, Mario Oliverio, in merito allo sblocco del turn over nella sanità.
Si indiranno, in buona sostanza, i concorsi per oltre cento unità di
personale sanitario (tecnici di laboratorio, medici e infermieri), da utilizzare per garantire i servizi
delle emergenze-urgenze, pronto soccorso e radiologia. Sono concorsi che risalgono
al 2009 ma che il deficit nel settore sanità ha bloccato.
Mentre si assiste
all’attivismo del Governatore calabrese nell’improrogabile nomina del
commissario alla sanità, il Comitato riparte alla carica. L’attesa che una
novità positiva squarci questo velo di silenzio sta diventando troppo lunga per
il civico sodalizio che intanto ha già messo in calendario al prossima mossa:
la consegna della petizione ad Oliverio.
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