Nicotera.
Il Comitato della frazione marittima nato in difesa di Piazza Mercato, torna a
far sentire la sua voce sulla questione della centralina elettrica che lo
scorso autunno ha infiammato gli animi degli aderenti del civico sodalizio. «Di
recente a Nicotera Marina,- scrive il Comitato- con nostro compiacimento, si
sta procedendo, presumibilmente, a lavori di adeguamento della rete elettrica. Di che ordine di lavori si tratti e dello
scopo per cui tali lavori si stanno eseguendo, ad oggi, ai
marinoti non è dato sapere, ma solo presumere». Gli scriventi si riferiscono
ad una serie di interventi in corso in Marina, che sarebbero correlati ad un
nuova linea elettrica che va ad interessare un’area del paese, che, come
oltremodo sottolineato, necessita di un potenziamento. «Parrebbe inoltre che,-
si legge ancora nella nota stampa- si stia adeguando una vecchia cabina Enel
sita nell’area ex depuratore, identificata come “cabina villaggio pescatori”. Alla
luce di ciò, potremmo azzardare l’ipotesi che detti lavori siano finalizzati al
tanto agognato potenziamento della rete elettrica del paese?»
Per sopperire alla
necessità della frazione Marina, l’amministrazione comunale aveva autorizzato
la costruzione di una nuova cabina Enel in Piazza Mercato, decisione che aveva provocato le ire dei cittadini.
«Ci si sarebbe
aspettati,- osservano gli estensori della nota- dopo i trascorsi eventi, che
qualcuno ci informasse circa la probabile, e auspicata da tutti, soluzione
all’annoso problema, che tanto disagio aveva destato tra i paesani».
E’ opportuno precisare,
per dovere di cronaca, che l’ipotesi
del potenziamento di vecchie cabine e l’indicazione del sito dell’ex depuratore,
fanno parte delle proposte formulate dal Comitato, in sede di tavolo tecnico «depositando-
precisano a tal riguardo- idonea documentazione, peraltro non assoggettandosi
ai dictat dell’Enel, che imponevano di ricercare siti necessariamente ricadenti
nel centro cittadino».
Se dunque, argomenta il
Comitato, i lavori in corso sono quelli inerenti la famosa centralina che tanto
scompiglio suscitò, «cadrebbero tutte le motivazioni tecniche addotte
dall’Enel, in ragione delle quali la cabina si sarebbe dovuta realizzare in
Piazza mercato, o quantomeno in un’area ricadente in un raggio di 100 metri dal
predetto sito, svelando in realtà solo cospicue ragioni e convenienze
economiche della multinazionale, a spese della comunità marinota».
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