venerdì 17 aprile 2015

Giunta Pagano: non in linea con la legge Del Rio: disattese le "quote rose".



Nicotera. Adesso la cittadina costiera ha una nuova giunta comunale. Nuova di zecca proprio no, eccezion fatta per la presenza della neo assessora Mariella Calogero, chiamata per sostituire il dimissionario Salvatore Cavallaro, i volti e i nomi sono sempre quelli che due anni e mezzo fa hanno vinto le elezioni; e anche il genere è lo stesso: maschile. E la cosa non sarebbe un problema se dal 2012 ad oggi non ci fosse di mezzo la legge numero 56 del 7 aprile 2014, targata Graziano Del Rio, quella, per intenderci, sulla parità di genere all’interno delle giunte comunali. Una legge che prevede l’obbligo del 40% di donne in giunta per i Comuni sopra i 3mila abitanti. Il principio cardine è la realizzazione della rappresentanza paritaria. Una rappresentanza che, specialmente in Calabria, è diafana come un fantasma: spesso le donne sono escluse dalle giunte locali. La cronaca ci informa  che il Tribunale amministrativo regionale di Catanzaro ha annullato, per aver disatteso gli obblighi del 40% di donne in giunta, il decreto di nomina di rimodulazione dell'esecutivo del Comune di Cosenza, adottato dal Sindaco il 2 dicembre 2014. Una decisione che è stata presa in seguito all’accoglimento del ricorso presentato da Maria Stella Ciarletta, consigliera dell’Ufficio di Parità effettiva. Una sentenza che non costituisce comunque una novità, infatti già lo scorso gennaio il Tar della Calabria aveva annullato, sempre su ricorso dell'Ufficio, le Giunte dei Comuni di Montalto Uffugo, Vaccarizzo Albanese, Torano e Rombiolo.
Ma cosa c’entra il Comune di Nicotera con la Ciarletta, il Tar e la legge Del Rio?
O meglio: cosa potrebbe c’entrare? A svelarlo è la stessa sentenza del Tar quando afferma «la piena applicabilità della legge del Rio nell'adozione di tutti i provvedimenti che vadano ad incidere sulla composizione delle Giunte comunali, compresi i cosiddetti 'rimpasti'». Concetto sottolineato da Maria Stella Ciarletta in una nota stampa all’indomani delle polemiche seguite all’annullamento della giunta di Cosenza.
Dunque, tornando nella cittadina costiera, anche se il decreto Del Rio non è retroattivo e riguarda le giunte elette dopo la promulgazione della legge- e cioè l’aprile dello scorso anno-  essa può essere applicabile alle rimodulazioni di giunta.
L’esecutivo Pagano non è nuovo ai rimpasti: solo che stavolta la rimodulazione delle deleghe deve fare i conti con una legge nuova di zecca che sta seminando tanti grattacapi tra i vari mandati considerati “maschilisti” per l’assenza, o scarsa presenza, di donne.
E alla luce delle normative vigenti anche la giunta comunale rimpastata la scorsa settimana a Nicotera non rispetterebbe la parità di genere. L’esecutivo Pagano è infatti composto da quattro uomini (va incluso anche il sindaco, oltre Melidoni, Polito, Mollese) e una sola donna, la Calogero. Per la legge Del Rio le donne devono essere due su cinque. Ma così nel nostro caso non è: il dislivello tra uomini e donne è chiaro. Eppure il sindaco non dovrebbe fare i salti mortali per reperire un’altra assessora e dunque mettersi in regola con le normative sulle “quote rosa”. Infatti nella sua maggioranza un’altra donna c’è. Si chiama Pinuccia Stilo ed è entrata in consiglio per surroga dopo l’uscita di scena di Pino Marasco. A Pinuccia Stilo, come assessora, è stata preferita l’esterna Mariella Calogero. Ma adesso la Stilo potrebbe reclamare il suo posto al sole. In ogni caso, è lecito chiedersi: le pari opportunità a Nicotera sono state rispettate? E’ stata disattesa la legge Del Rio? In attesa di scoprirlo è lecito prevedere che i signori assessori dell’esecutivo Pagano potrebbero, cavallerescamente, lasciare il posto a una signora. Dura lex, sed lex.   

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