mercoledì 8 aprile 2015

Nuovo atto vandalico alla Madonna della Scala



Nicotera. Difficile capire quale soddisfazione possa provare chi, in modo seriale, a cadenza di due o tre mesi, si reca presso l’incantevole chiesetta della Madonna della Scala, armato di spranga e piccone, e distrugga le panchine e le fioriere poste nel cortile antistante l’edificio sacro. Gesti vandalici che colpiscono dritto al cuore, oltre che un patrimonio cittadino di notevole bellezza, anche Domenica Mercuri, la donna che ormai da anni si spende instancabilmente per la ristrutturazione della chiesa. Il Comitato nato per il restauro del luogo di culto, il cui presidente è don Francesco Vardè, negli anni ha raccolto i fondi necessari per gli interventi promuovendo una serie di eventi culturali e ricreativi. Una missione, questa, dedicata alle tante giovani vittime della strada, tra le quali c’è anche l’amata figlia della signora Domenica, scomparsa anni fa proprio a seguito di un grave incidente. La chiesetta, posta su un promontorio naturale dal quale gli occhi del visitatore possono spaziare sulla piana di Gioia Tauro fino ad abbracciare, nelle serate limpide, le luci della città di Messina, è il luogo prescelto di molte coppie che qui scelgono di unirsi in matrimonio. Un luogo di culto che la signora Domenica cura con amore e dedizione, anche grazie alle libere offerte dei cittadini.
Ma i teppisti continuano ad agire indisturbati. Di videosorveglianza, non si parla nemmeno. Una mancanza di vigilanza che è la condizione ottimale per chi ama distruggere ciò che di bello la cittadina possiede.

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