lunedì 20 aprile 2015

Rubano gli attrezzi di giardinaggio in uso al comune.



Nicotera. Hanno forzato il garage del locale comunale adibito a deposito attrezzi nella centralissima via Foschea. Con la complicità delle ore notturne e della mancanza della videosorveglianza, gli ignoti scassinatori sono riusciti ad introdursi nel deposito e a portare via tutto il materiale in uso al comune per la pulizia delle strade, quindi un decespugliatore, delle pinze, una motosega e quanto è stato possibile arraffare, senza farsi beccare “in flagrante delicto”.
E’ lecito supporre che per portare via quanto elencato, i ladri sono giunti sul luogo del furto a bordo di un mezzo piuttosto capiente. Sta di fatto che nessuno ha visto né sentito niente. A tarda notte ovviamente la gente dorme, ma oltre a non temere eventuali nottambuli o qualche residente destato dal sonno dal rumore di una serranda scassinata, i delinquenti hanno potuto agire indisturbati anche perché via Foschea, come del resto tutte le arterie della cittadina costiera, sono sprovviste dell’occhio vigile delle telecamere di sicurezza.  Un tema, questo della videosorveglianza, sempre attuale e che finisce di far parlare di sé ogni qualvolta si verifica un furto a Nicotera, e cioè spesso.
Ad esso è collegata la questione più ampia della sicurezza. Benchè i Carabinieri della locale stazione si spendano senza sosta per far sentire sicuri i cittadini, l’esiguità del loro numero (solo una decina di unità) rende assai impegnativo e difficile il loro lavoro di monitoraggio, a ciò si deve aggiungere l’assenza, come già sottolineato, di un sistema di occhi elettronici che osservano e memorizzano le bravate dei vandali o le azioni nefaste di ladri e rapinatori, inchiodando i delinquenti alle loro responsabilità. Eppure al tema della sicurezza sono stati dedicati dei consigli comunali. L’ultimo lo scorso dicembre, in seguito alla rapina a mano armata subìta da un commerciante.
Da quel consiglio emerse il «grido di dolore» del sindaco Franco Pagano «per una serie di crimini rimasti impuniti». Ma all’infuori delle parole di condanna profuse generosamente bipartisan dall’assise, proposte concrete non ne sono saltate fuori. E così anche Pagano si è allineato al modus operandi dei suoi predecessori, sia sindaci che commissari prefettizi: e cioè, in fatto di sicurezza si è fatto poco nulla. Nessuno ha mai preteso maggiori attenzioni per Nicotera. Nessuno degli amministratori succedutosi a Palazzo Convento si è mai recato nelle sedi opportune a battere i pugni sul tavolo, affinchè Nicotera, coacervo di micro e macro criminalità,  uscisse da questo incomprensibile cono d’ombra, dove la sicurezza dei cittadini è affidata a una caserma con poche unità. Nessuno ha mai preteso che a Nicotera si potenziasse la locale stazione dell’Arma o che fosse attivato un distaccamento del commissariato di Polizia. E mentre la vicina Rosarno è forse la città più video sorvegliata d’Italia, Nicotera è sguarnita della pur minima forma di monitoraggio. Forte dunque il piagnisteo, ma di quei fondi statali ed europei stanziati per la Calabria proprio per la video sorveglianza nulla si sa. Eppure si tratta di stanziamenti pari a 43.591.876 euro, non proprio briciole.

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