mercoledì 29 aprile 2015

Nicotera. Cresce il senso di insicurezza.



Nicotera. Sicurezza, ordine pubblico e legalità. Ecco le tre parole chiavi che dovrebbero, e avrebbero dovuto, essere in cima alle priorità degli amministratori negli ultimi tempi. Anche se quello della sicurezza dei cittadini è diventato ormai un vero  e proprio stato di emergenza. Le pagine di questo giornale hanno raccontato una serie infinita di gesti delinquenziali, che hanno visto come scena del crimine una cittadina costiera sempre più attonita e incapace di reagire. Nulla è stato risparmiato dai malviventi: l’ufficio postale, esercizi commerciali, le scuole e luoghi di interesse paesaggistico e religioso. Questi ultimi sono stati oggetto dell’impeto distruttivo dei soliti annoiati vandali di provincia. Ma l’apice forse lo si è raggiunto sabato scorso, a Nicotera Marina. Qui, una signora si è vista piombare in casa un rapinatore, il quale, puntandole contro un fucile, le ha ordinato di consegnargli tutto ciò che aveva, ovvero la sua borsetta con dentro soldi e documenti. Una scena che sembra quasi tratta da uno di quei vivaci racconti sul Selvaggio West, terra di conquista alla mercé di banditi armati. In realtà il fatto è avvenuto sulla costa vibonese, in una ridente cittadina accarezzata dalla brezza del mare e che continua a nutrire velleità turistiche e che cerca di intravedere la via del riscatto dopo essere scivolata in uno stato di depressione economica e culturale da cui fatica ad emergere. A compromettere le cose è una micro criminalità che si fa sempre più audace e spregiudicata.
E compromessa è anche la sicurezza che è un diritto sacrosanto dei cittadini. Ma quanto, a Nicotera, tale diritto viene tutelato? Di certo, esso è affidato ai pochi uomini dell’Arma presenti nel Comando di Nicotera. Ma il lavoro dei militari è reso oltremodo più complicato dalla mancanza di un sistema di videosorveglianza e, nel contempo, dalla morsa invisibile ma pervasiva di silenzi e reticenze che culturalmente e storicamente sono connaturate nel tessuto sociale cittadino. Ora, Nicotera non è certo la capitale degli atti delinquenziali, i quali proliferano ovunque, ma, in un contesto come questo in oggetto, segnato da noti aspetti di cronaca giudiziaria, la micro criminalità potrebbe diventare, anzi, spesso è diventata, consapevolmente oppure no, strumentale alla macro criminalità, in quanto seminatrice di paura e senso di insicurezza. I presupposti migliori per far fiorire nei cittadini un senso di abbandono e di vuoto dove si innestano promesse di sicurezze e controllo di tutt’altra natura.
In questo contesto, cosa fanno di concreto le istituzioni? E cosa l’amministrazione in carica?
Indice consigli comunali in cui condanna la criminalità che rimane impunita. Poi, null’altro. Di protocolli di intesa da sottoscrive con la Prefettura, in materia di pubblica sicurezza, non ci giunge notizia. Né di progetti in materia di impianti di videosorveglianza del territorio, né la richiesta di potenziamento la locale stazione dei carabinieri.

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