domenica 12 maggio 2019

Sicurezza. Caserma dei Carabinieri a mezzo servizio.


Nicotera. La caserma di Nicotera superiore è aperta dalle ore 8 alle ore 17. Al di fuori di quell’orario, il presidio non risponde più al telefono. A rispondere sarà Tropea. Sono i Carabinieri di quel Comando ad accogliere le segnalazioni e le richieste dei cittadini, e sempre loro ad intervenire. Le cose, insomma, sono andate peggiorando per la cittadina costiera e quel tanto agognato potenziamento della stazione dell’Arma non si intravede all’orizzonte. Eppure stiamo parlando di un territorio, quello nicoterese, con una densità criminale di tutto rispetto; di un territorio che ha conosciuto l’arroganza, la protervia e violenza dei sodali della ndrina; di un’area geografica tra le più attive della Calabria e dell’Europa sul piano della coltivazione e lo spaccio della marijuana, tanto da essere definita “la Giamaica d’Europa”, con al suo attivo 10 mila piante di cannabis sequestrate in soli quattro mesi, nel 2017; un territorio che ha visto morti ammazzati, omicidi commessi in pieno giorno da soggetti ricercati per altri reati, ma che gironzolavano per il paese come se nulla fosse. Ebbene, tutte queste spiacevoli circostanze non sono bastate a cambiare di una virgola lo stato delle cose. Anzi, si è passati di male in peggio. La caserma, infatti, fino a pochissimi anni fa, chiudeva alle otto di sera; ora, invece, vista la pacificità del luogo, chiude alle 17. Orario d’ufficio, insomma. Cosa ci sia alla base di questa ostinata noncuranza nei confronti di un territorio afflitto da troppi problemi non è facile dirlo. Ciò che rimane ai cittadini perbene che ancora credono nello Stato è un cumulo di promesse tutte puntualmente mancate. Come non ricordare, infatti, che si era parlato dell’accorpamento delle stazioni di Nicotera Superiore e Nicotera Marina, in modo da fare una Tenenza con più unità a disposizione, sebbene avrebbe continuato a dipendere da Tropea. Ma al momento, non si intravede nulla di tutto questo. Per quanto concerne, poi, il Commissariato di Polizia, i nicoteresi ci hanno messo una pietra sopra. Anzi, ad onor del vero, a metterci una pietra sopra è stato il Capo della Polizia Franco Gabrielli in persona, quel giorno di fine agosto in cui venne a Nicotera per un convegno. Lo disse chiaro e tondo che un Commissariato Nicotera se lo poteva scordare. Mai come quella sera vi fu un così grande dispiegamento di Forze dell’ordine, tutte al seguito di Gabrielli, e insieme a lui sparite in un turbinìo di elicotteri e lampeggianti. Altro punto: la videosorveglianza. La Commissione straordinaria guidata da Adolfo Valente si era impegnata a far arrivare nelle casse del Comune i fondi necessari per installare un apparato di occhi elettronici. Ma, allo stato dei fatti, ancora nulla di nuovo. Quello che val la pena sottolineare è che i militari della stazione di Nicotera agiscono brillantemente, sebbene in condizioni difficili. Ma abusare delle forze di questi eroici Carabinieri e della rassegnazione delle persone perbene può considerarsi una scelta saggia? Nicotera ha bisogno di maggiori tutele, monitoraggio e controllo. Tanta indifferenza agevola l’esplicarsi delle logiche e della volontà dei malavitosi, ma non certo il radicarsi del senso della legalità e dello Stato nel sentire collettivo dei cittadini.

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