Nicotera.
La
caserma di Nicotera superiore è aperta dalle ore 8 alle ore 17. Al di fuori di
quell’orario, il presidio non risponde più al telefono. A rispondere sarà
Tropea. Sono i Carabinieri di quel Comando ad accogliere le segnalazioni e le
richieste dei cittadini, e sempre loro ad intervenire. Le cose, insomma, sono
andate peggiorando per la cittadina costiera e quel tanto agognato
potenziamento della stazione dell’Arma non si intravede all’orizzonte. Eppure
stiamo parlando di un territorio, quello nicoterese, con una densità criminale
di tutto rispetto; di un territorio che ha conosciuto l’arroganza, la protervia
e violenza dei sodali della ndrina; di un’area geografica tra le più attive
della Calabria e dell’Europa sul piano della coltivazione e lo spaccio della
marijuana, tanto da essere definita “la Giamaica d’Europa”, con al suo attivo 10
mila piante di cannabis sequestrate in soli quattro mesi, nel 2017; un
territorio che ha visto morti ammazzati, omicidi commessi in pieno giorno da
soggetti ricercati per altri reati, ma che gironzolavano per il paese come se
nulla fosse. Ebbene, tutte queste spiacevoli circostanze non sono bastate a
cambiare di una virgola lo stato delle cose. Anzi, si è passati di male in
peggio. La caserma, infatti, fino a pochissimi anni fa, chiudeva alle otto di
sera; ora, invece, vista la pacificità del luogo, chiude alle 17. Orario
d’ufficio, insomma. Cosa ci sia alla base di questa ostinata noncuranza nei
confronti di un territorio afflitto da troppi problemi non è facile dirlo. Ciò
che rimane ai cittadini perbene che ancora credono nello Stato è un cumulo di
promesse tutte puntualmente mancate. Come non ricordare, infatti, che si era
parlato dell’accorpamento delle stazioni di Nicotera Superiore e Nicotera
Marina, in modo da fare una Tenenza con più unità a disposizione, sebbene
avrebbe continuato a dipendere da Tropea. Ma al momento, non si intravede nulla
di tutto questo. Per quanto concerne, poi, il Commissariato di Polizia, i
nicoteresi ci hanno messo una pietra sopra. Anzi, ad onor del vero, a metterci
una pietra sopra è stato il Capo della Polizia Franco Gabrielli in persona,
quel giorno di fine agosto in cui venne a Nicotera per un convegno. Lo disse
chiaro e tondo che un Commissariato Nicotera se lo poteva scordare. Mai come
quella sera vi fu un così grande dispiegamento di Forze dell’ordine, tutte al
seguito di Gabrielli, e insieme a lui sparite in un turbinìo di elicotteri e
lampeggianti. Altro punto: la videosorveglianza. La Commissione straordinaria
guidata da Adolfo Valente si era impegnata a far arrivare nelle casse del
Comune i fondi necessari per installare un apparato di occhi elettronici. Ma,
allo stato dei fatti, ancora nulla di nuovo. Quello che val la pena
sottolineare è che i militari della stazione di Nicotera agiscono
brillantemente, sebbene in condizioni difficili. Ma abusare delle forze di
questi eroici Carabinieri e della rassegnazione delle persone perbene può
considerarsi una scelta saggia? Nicotera ha bisogno di maggiori tutele,
monitoraggio e controllo. Tanta indifferenza agevola l’esplicarsi delle logiche
e della volontà dei malavitosi, ma non certo il radicarsi del senso della
legalità e dello Stato nel sentire collettivo dei cittadini.
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