Nicotera.
Un
incendio è divampato in uno stabile, domenica sera, verso le 21.30, nella
centralissima via Foschea. L’appartamento da cui è partito il rogo in quel
momento era abitato da Diego Pagano, la moglie e le loro due bambine. La
famiglia si apprestava a sedersi a tavola per la cena quando in un attimo le
fiamme hanno cominciato a serpeggiare in cucina, proprio il locale da dove, per
come poi avrebbero stabilito i Vigili del fuoco, è iniziato il rogo.
Impressionante la velocità con cui le fiamme si sono propagate
nell’appartamento. Gli inquilini fortunatamente sono riusciti a guadagnare la
porta d’uscita, mentre già il fumo ammorbava l’intero stabile rendendo irrespirabile
l’ambiente. In una manciata di minuti i condomini si sono ritrovati in strada
comprensibilmente in preda a uno stato di shok. Tuttavia, qualcuno si è reso
conto che mancava all’appello uno degli abitanti della palazzina, un signore
che vive solo proprio di fronte all’appartamento dove è divampato l’incendio. Ma
l’eroismo e la prontezza di uno dei vicini di casa hanno fatto si che non si
verificasse il peggio. Un giovane ingegnere, infatti, si è infilato nello
stabile ormai invaso dal fumo e ha tirato fuori l’uomo che stava già dormendo, non rendendosi conto di cosa stesse accadendo
a due passi da casa sua. Intanto i residenti di via Foschea si riversavano in
strada, mentre le chiamate al 115 fioccavano da ogni cellulare. Finalmente dopo
quaranta interminabili minuti si cominciavano ad udire in lontananza le sirene
dei Vigili del Fuoco. Hanno così avuto inizio le operazioni di spegnimento
grazie a una squadra composta da 11 uomini e quattro automezzi. Il Comando di
Vibo Valentia in una nota ha precisato che «l’incendio
ha interessato il locale cucina posto in un appartamento al primo piano di un
fabbricato a tre piani fuori terra»m e che «è stato necessario sgomberare
l’intero immobile per poter effettuare in sicurezza le operazioni di
spegnimento». Inoltre «il tempestivo intervento ha impedito che l’incendio si
propagasse ai rimanenti locali del fabbricato». Ma la parte più brutta della
nota è l’ultima, perché spiega che «le sollecitazioni termiche hanno comunque
danneggiato il solaio soprastante il locale cucina e pertanto le stanze
interessate, e quelle soprastanti, sono state dichiarate inagibili». Alla
famiglia di Diego Pagano, quindi, non basterà comprare mobili nuovi e
imbiancare i locali, ma dovrà fronteggiare i danni strutturali causati dal rogo.
Ma almeno sono tutti salvi.
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