Nicotera. E’ una lettera anonima dalla forma palesemente sgrammatica,
quella giunta al Comune di Nicotera, agli inizi di febbraio. Ma se la forma è
da prima elementare, il contenuto è decisamente pesante in quanto accusa l’amministrazione
di agire sul solco dell’illegalità, di “favorire le imprese sotto scacco del
clan Nicotera Limbadi”. E’ stato lo stesso sindaco Pino Marasco a rendere
pubblico tale documento (con qualche omissis) sulla sua pagina Facebook, non
senza però tralasciare di scrivere un commento piuttosto indignato, rivolto
all’indirizzo dell’anonimo scrivente. In effetti, il disappunto del sindaco è
comprensibile se si considera che le accuse che vengono rivolte alla sua amministrazione
sono gravissime. Nella missiva, infatti, si precisa che il Comune sta
preparando la gara d’appalto per la gestione dei servizi cimiteriali e che il
sindaco, “insieme al suo braccio destro Marco Vecchio”, deve “assolutamente far
vincere la gara, con la complicità di Ciampa (responsabile dell’Ufficio tecnico,ndr), agli amici di merenda” che
sarebbero “capitanati”da un soggetto il cui nome è stato diligentemente
cancellato da Marasco. L’anonimo scrivente annuncia, nel suo italiano sgangherato,
che “ci sarà da divertirsi a breve”, non aggiungendo altro. Il sindaco, come
precisato, l’ha presa malissimo. Tuttavia, la sua reazione è stata a scoppio
ritardato perché la lettera è stata protocollata il 4 febbraio ma, come egli
stesso ha scritto su Facebook, ha deciso di consegnarla ai Carabinieri soltanto
ieri mattina. Ai social ha consegnato
tutto il suo sdegno: «Chi pensa di fermare la rinascita della città di Nicotera
e l'azione amministrativa della maggioranza con questo pattume si sbaglia di
grosso- ha tuonato il sindaco dalla sua pagina Facebook-. Stamattina abbiamo consegnato nelle mani dei Carabinieri
della caserma di Nicotera questa lettera fatta pervenire in Comune in forma
anonima».
Coincidenza vuole che il giorno dopo la ricezione della lettera sull’albo pretorio del comune è stata pubblicata la gara per l’affidamento dei servizi cimiteriali per la durata di cinque anni. La determina è stata redatta il 31 di gennaio. L’appalto, che prevede la completa esternalizzazione del servizio, ha una base d’asta pari a 224.000 euro. Tra la redazione della gara d’appalto e la sua pubblicazione c’è di mezzo la lettera che ha turbato l’amministrazione e che fa esplicito riferimento proprio alla gestione dei servizi cimiteriali. Cosa abbia spinto il sindaco a far protocollare una lettera anonima e a consegnarla con zelo e diligenza ai Carabinieri, non è chiaro. Quello che però è sotto gli occhi di tutti è la situazione del cimitero comunale, completamente allo sbando, abbandonato a se stesso e in balìa di predatori senza scrupoli. L’esternalizzazione del servizio dovrebbe dare ordine e decoro al luogo sacro, ma soprattutto garantire una gestione all’insegna della legalità. L’auspicio condiviso è che ciò che è scritto nella missiva non diventi drammatica profezia.
Coincidenza vuole che il giorno dopo la ricezione della lettera sull’albo pretorio del comune è stata pubblicata la gara per l’affidamento dei servizi cimiteriali per la durata di cinque anni. La determina è stata redatta il 31 di gennaio. L’appalto, che prevede la completa esternalizzazione del servizio, ha una base d’asta pari a 224.000 euro. Tra la redazione della gara d’appalto e la sua pubblicazione c’è di mezzo la lettera che ha turbato l’amministrazione e che fa esplicito riferimento proprio alla gestione dei servizi cimiteriali. Cosa abbia spinto il sindaco a far protocollare una lettera anonima e a consegnarla con zelo e diligenza ai Carabinieri, non è chiaro. Quello che però è sotto gli occhi di tutti è la situazione del cimitero comunale, completamente allo sbando, abbandonato a se stesso e in balìa di predatori senza scrupoli. L’esternalizzazione del servizio dovrebbe dare ordine e decoro al luogo sacro, ma soprattutto garantire una gestione all’insegna della legalità. L’auspicio condiviso è che ciò che è scritto nella missiva non diventi drammatica profezia.
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