sabato 8 febbraio 2020

Lettera anonima al Comune. Il sindaco la rende pubblica e sporge denuncia.


Nicotera. E’ una lettera anonima dalla forma palesemente sgrammatica, quella giunta al Comune di Nicotera, agli inizi di febbraio. Ma se la forma è da prima elementare, il contenuto è decisamente pesante in quanto accusa l’amministrazione di agire sul solco dell’illegalità, di “favorire le imprese sotto scacco del clan Nicotera Limbadi”. E’ stato lo stesso sindaco Pino Marasco a rendere pubblico tale documento (con qualche omissis) sulla sua pagina Facebook, non senza però tralasciare di scrivere un commento piuttosto indignato, rivolto all’indirizzo dell’anonimo scrivente. In effetti, il disappunto del sindaco è comprensibile se si considera che le accuse che vengono rivolte alla sua amministrazione sono gravissime. Nella missiva, infatti, si precisa che il Comune sta preparando la gara d’appalto per la gestione dei servizi cimiteriali e che il sindaco, “insieme al suo braccio destro Marco Vecchio”, deve “assolutamente far vincere la gara, con la complicità di Ciampa (responsabile dell’Ufficio tecnico,ndr), agli amici di merenda” che sarebbero “capitanati”da un soggetto il cui nome è stato diligentemente cancellato da Marasco. L’anonimo scrivente annuncia, nel suo italiano sgangherato, che “ci sarà da divertirsi a breve”, non aggiungendo altro. Il sindaco, come precisato, l’ha presa malissimo. Tuttavia, la sua reazione è stata a scoppio ritardato perché la lettera è stata protocollata il 4 febbraio ma, come egli stesso ha scritto su Facebook, ha deciso di consegnarla ai Carabinieri soltanto ieri mattina.  Ai social ha consegnato tutto il suo sdegno: «Chi pensa di fermare la rinascita della città di Nicotera e l'azione amministrativa della maggioranza con questo pattume si sbaglia di grosso- ha tuonato il sindaco dalla sua pagina Facebook-. Stamattina abbiamo consegnato nelle mani dei Carabinieri della caserma di Nicotera questa lettera fatta pervenire in Comune in forma anonima».
Coincidenza vuole che il giorno dopo la ricezione della lettera sull’albo pretorio del comune è stata pubblicata la gara per l’affidamento dei servizi cimiteriali per la durata di cinque anni. La determina è stata redatta il 31 di gennaio. L’appalto, che prevede la completa esternalizzazione del servizio, ha una base d’asta pari a 224.000 euro. Tra la redazione della gara d’appalto e la sua pubblicazione c’è di mezzo la lettera che ha turbato l’amministrazione e che fa esplicito riferimento proprio alla gestione dei servizi cimiteriali. Cosa abbia spinto il sindaco a far protocollare una lettera anonima e a consegnarla con zelo e diligenza ai Carabinieri, non è chiaro. Quello che però è sotto gli occhi di tutti è la situazione del cimitero comunale, completamente allo sbando, abbandonato a se stesso e in balìa di predatori senza scrupoli. L’esternalizzazione del servizio dovrebbe dare ordine e decoro al luogo sacro, ma soprattutto garantire una gestione all’insegna della legalità. L’auspicio condiviso è che ciò che è scritto nella missiva non diventi drammatica profezia.

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