sabato 8 febbraio 2020

Regionali. A Nicotera vince lo sconosciuto Pitaro. Assente il voto d'opinione.


Nicotera. Anche il Comune costiero si allinea al risultato regionale e incorona vincitrice la coalizione di destra capeggiata da Iole Santelli. I voti in suo favore sono 1380; un risultato che quasi triplica la coalizione che ha sostenuto Pippo Callipo, che si assesta infatti a 581 voti. La Lega intercetta 342 voti, ma solo 85 di questi sono riservati per il candidato Antonio Piserà. Male per il Movimento 5stelle che nelle politiche del 2018 e nelle Europee del 2019  aveva raggiunto un risultato di tutto rispetto.Adesso, invece, deve accontentarsi di 130 voti, superato persino da Carlo Tansi, ex capo della Protezione civile in Calabria, prestatosi alla politica.
La destra, dunque, ancora una volta la fa da padrona. Ma, andando a sbirciare tra le maglie del risultato, emergono dati che inducono una riflessione sulla tendenza di una città che continua a votare “sulla fiducia”. Dà, cioè, il proprio consenso a un candidato pressocchè sconosciuto in città, ma che ha il privilegio di essere garantito da un volto noto. Il riferimento è a Vito Pitaro che,  nella cittadina costiera, ha fatto incetta di voti. Il più votato in assoluto è proprio lui, con 243 preferenze. A sostenerlo il senatore Giuseppe Mangialavori e, per conto del politico forzista, il sindaco Pino Marasco.  L’impegno sul campo è stato premiato, e così il neo consigliere regionale 43enne batte cassa, riuscendo a superare persino Vincenzo Pasqua, più radicato sul territorio se non altro per ragioni familiari, che si ferma a quota 214. Francesco De Nisi rivela inaspettatamente di aver ancora dei seguaci nella cittadina costiera (86 voti), nonostante si sia presentato agli elettori con una nuova casacca, quella della Casa delle Libertà, dopo aver militato per una vita nel Pd. Alfonsino Grillo, invece, compagno di lista di De Nisi, mantiene la sua tendenza politica ed anche quel gruzzoletto di voti che ha saputo tenere in caldo (74 preferenze).
Passando alla fazione di sinistra, Michele Mirabello, dopo aver scaricato Bruno Censore, ha avuto l’ardire di correre senza il suo abituale supporter. A Nicotera la sua audacia è stata premiata, e infatti a lui sono andati 137 voti. A Luigi Tassone, longa manus di Censore, solo 39. Segno, questo, che l’intreccio d’amorosi sensi tra l’ex deputato serrese e i suoi storici sostenitori si è infranto rovinosamente. I voti di Mirabello sono quelli intercettati per lui dai Reggio, rappresentanti del Pd a Nicotera (ricordiamo che Manuel Reggio, figlio dell’ex sindaco Pdino Salvatore, è l’attuale segretario comunale del partito).
Per il pupillo di Censore qualcuno ha provveduto a intercettare quelle 39 preferenze, ad indicare che comunque, nonostante le divisioni e le baruffe interne, Censure qualche fedelissimo nel comune costiero lo conserva ancora. In generale, il quadro fin qui prospettato parla di una Nicotera in cui il voto d’opinione appare ancora un miraggio, mentre fortissimo è l’ascendente dei soliti noti sull’elettorato nicoterese, ancora avvinghiato ad ormai logore logiche clientelistiche.

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