domenica 23 febbraio 2020

Nicotera. Valeria Caronte la vicesindaca campionessa di assenteismo super stipendiata.


Nicotera. La piaga dell’assenteismo non guarda confini geografici o istituzionali. E anche il Comune di Nicotera infatti, da adesso in poi, può essere annoverato tra gli enti toccati da questo deprecabile malcostume. Infatti, la vicesindaca e assessora al Bilancio, Tributi e Personale, Valeria Caronte, è riuscita a raggiungere vette di assenteismo finora mai toccate da nessuno a palazzo Convento. Il poco invidiabile primato è stato conquistato a forza delle continue diserzioni delle riunioni di Giunta. Tali riunioni, da quando l’amministrazione Marasco si è insediata, nel giugno scorso, sono state in tutto 49. La vicesindaca e assessora è stata assente per ben 26 volte, avendone presenziato 23. Poiché la matematica non è un’opinione, le sue assenze superano le presenze, rendendola di fatto una figura evanescente nell’ambito dell’importante organo consultivo e deliberativo. Ma c’è di più. Le assenze delle Caronte si sono verificate anche in quelle sedute in cui si deliberava relativamente a tematiche attinenti il suo ramo. Tanto per fare un esempio, il 28 gennaio la riunione di giunta ha approvato il piano di rientro del debito maturato per tariffa conferimento rifiuti anno 2018 con la Regione Calabria. A mancare proprio lei, che così non ha potuto apportare il suo prezioso contributo in merito. Così il 19 settembre, quando si discuteva della graduatoria per la copertura del posto a tempo pieno e indeterminato per un istruttore amministrativo (ricordiamo che l’aministratrice è anche titolare della delega al Personale). Irreperibile anche il 13, quando invece si affrontava il tema dell’adozione del programma annuale del 2020 e del piano triennale delle opere pubbliche 2020/2022. Assente non giustificata anche il giorno in cui si deliberava sulla richiesta di assegnazione di un contributo erariale per interventi riferiti a opere pubbliche e messe in sicurezza degli edifici e del territorio. Fuori sede anche il 2 luglio quando il tema erano “le somme non soggette ad esecuzione forzata”. Insomma, una figura diafana e impalpabile, assai poco incisiva, e soprattutto mai, finora, resasi intestataria di una determinazione sul piano del suo campo, il Bilancio. Un’iniziativa che sarebbe sembrata opportuna e consona al suo ruolo, ma soprattutto in considerazione del fatto che il comune nicoterese sul piano dell’economia ne ha subite di ogni, compreso l’attuale dissesto finanziario. E proprio la gravità della situazione economica nicoterese, avrebbe avuto bisogno di una Margaret Thatcher dal polso di ferro. Tutto, invece, è nelle mani di una 22enne studentessa in Economia aziendale, fortemente elogiata dal sindaco,  benchè inconsitente sul piano pratico e concettuale. Eppure, il suo stipendio mensile, per come prevede la normativa in merito, è di tutto rispetto. Nelle sue tasche entrano 1.400 euro, ovvero il 50% della mensilità prevista dal sindaco che, per i comuni da cinque ai diecimila abitanti, parte da una base di 2.700 euro. Il ruolo della vicensindaca e  assessora si limita, nei consigli comunali, in cui raramente prende la parola, a leggere una velina. Qui finisce il suo ruolo, non avendo mai nessuno finora avuto il piacere di leggere una sua nota stampa o leggere una sua disquisizione in materia di finanze, o vederla fare un po’ di conti pubblici, come si conviente a un’assessora al Bilancio.

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