Nicotera.
La
questione della centralina Enel, accesasi lo scorso settembre, è giunta ad un
nulla di fatto. Le tensioni che sono deflagrate nel corso dell’ultimo consiglio
comunale sembrerebbero non deporre per una serena risoluzione della vicenda.
Lavorato: «Siamo arrivati
a uno stallo pianificato. Intanto registriamo il clamoroso voltafaccia del
sindaco, le sue dichiarazioni delle ultime settimane a mezzo
stampa annunciavano la revoca di tutti gli atti in concessione in “autotutela”,
per poi arrivare in consiglio comunale con una sospensione. Allora si può
pensare o che il sindaco abbia giocato con l’opinione pubblica, oppure che sia
intervenuta qualche pressione a fare mutare idea in modo così smaccato,
mostrando grave incoerenza su una questione controversa. Sta di fatto che in
questo modo non si opera uno sviluppo di nessun tipo».
Il
sindaco ha detto in sede di consiglio che voi avete proposto di allocare la
centralina presso la scuola elementare e presso il lungomare, cioè in posti che
non sarebbero idonei quanto non è idonea la piazza.
Capua: «Questi siti
sono stati elencati semplicemente perché l’Enel dettava dei criteri secondo
delle presunte esigenze tecniche che ci imponevano di cercare i siti pubblici
dentro il centro abitato, entro un raggio di cento metri da dove era previsto
dovesse essere allocata la cabina, in piazza Mercato, in maniera baricentrica
tra la vecchia cabina e quella prevista nella lottizzazione Scarano. Rispetto a
questa richiesta non abbiamo individuato altre possibilità, o per lo meno le
aveva individuate il sindaco: ancora una volta due piazzette, una di fronte
piazza Mercato, dove c’è la statua di Padre Pio, e l’altra nei pressi della
pizzeria Bianco e Nero. Proposte che il sindaco non ha riferito in consiglio».
Lavorato: «Ci siamo
presentati al secondo tavolo tecnico con delle nuove proposte, ma ci siamo
trovati di fronte a una defezione dell’Enel, inoltre non c’era nessuno a
verbalizzare, insomma era una finta riunione. In tal modo il sindaco ha
riportato in consiglio le risultanze del tavolo travisando tutto, proprio
perchè senza alcuna verbalizzazione dei fatti ha potuto ricostruire le cose a
suo piacimento».
Quali
siti proponete in ultima analisi?
Capua: «I siti che noi
riteniamo idonei sono due: la zona dietro la chiesa, località “machina”, e
presso l’ex deputare».
A
conti fatti l’Enel dovrebbe fare uno sforzo per superare i suoi parametri.
Lavorato: «Qui c’è un
paese contro un colosso. Il paese dovrebbe rivendicare un suo diritto, con
l’amministrazione in testa, nei confronti di questa multinazionale privata che
macina profitti che gestisce un servizio in monopolio. Il sindaco non deve
mediare tra i cittadini e l’Enel. Il problema è che il sindaco vuole
rappresentare pure l’Enel. Egli litiga con i cittadini al posto dell’Enel, fa
l’avvocato dell’Enel».
Però
il sindaco non sembra si sia schierato da parte dell’Enel, anzi, in sede di
consiglio comunale ha scelto di non scegliere e, al limite, aspetta l’arrivo di
un benefattore.
Lavorato: «Se il
sindaco adotta e fa sue le proposte del comitato per queste due località, vuol
dire che si schiera dalla parte dei cittadini, altrimenti è dalla parte
dell’Enel. Il contenzioso è entro o oltre i cento metri. Noi diciamo oltre,
nella tutela dei cittadini. Per quanto riguarda il mecenate, se un privato
decide di mettere la cabina nella sua proprietà privata non va a compromette anche i diritti del vicino?».
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