Nicotera. Comerconi, è una frazione di Nicotera. Si trova ai
piedi del Monte Poro ed è caratterizzato da un antichissimo centro storico. Ma
il valore storico di Comerconi non è ristretto al suo borgo medievale, anche
nei suoi dintorni vi sono aree archeologiche, dove, in epoca romana, secondo i
rilievi degli esperti dovevano sorgere delle ville patrizie. Comerconi è un
borgo agricolo, spiccato lo spirito imprenditoriale dei suoi abitanti, che si
dedicano alla produzione del vino e dell’olio. Gente dotata grande temperamento,
che forse gli deriva dal carattere coriaceo tipico degli abitanti della
montagna, ma forte è anche in essi la passione per l’arte e il desiderio di
colorare la realtà grigia di una frazione sprofondata nella noia e nell’incuria
a cui, ormai da anni, Comerconi è stata abbandonata. Il piccolo borgo possiede
ben due compagnie d’arte drammatica e un’associazione che vuole essere un
centro di aggregazione per i giovanissimi. Comerconi insomma prova a difendersi
dall’abbandono e dall’indifferenza in cui il comune l’ha lasciata. Storia
antica, questa. Le frazioni nicoteresi, “le periferie dell’impero”, da tempo
immemorabile sono lasciate sole. Esse vengono tirate fuori dal dimenticatoio
nel quale languono solo in tempo di competizioni elettorali. In questa
circostanza, ci si ricorda delle piccole frazioni e dei suoi abitanti.
Tra i tanti problemi che
attanagliano Comerconi ci sono sicuramente quelli correlati al rischio
idrogeologico. Come già denunciato dalle pagine di questo giornale, l’antico
borgo, al pari del territorio circostante, è lastricato di fossi. Uno, in
particolare, taglia in due il paese, all’interno vi scorre una fiumana che si
ingrossa pericolosamente durante le sempre più frequenti bombe d’acqua che
caratterizzano il nostro clima. Il fosso è sempre pieno di sterpaglie e
vegetazione selvaggia e le denunce dei cittadini agli enti preposti di
provvedere alla pulizia dello stesso sono, finora, cadute nel vuoto.
Ma oggi ci occuperemo di un’altra
grave criticità che contraddistingue Comerconi, ed è il problema atavico, e mai
risolto, delle strade. Come sempre le immagini raccontano la realtà dei fatti,
molto più di minuziose descrizioni verbali. La strade della frazione
pedemontana sono squarciate da veri e propri crateri che costituiscono un
pericolo non solo per le automobili, che rischiano di sfasciarsi nel
percorrerle, ma anche per le stesse persone. Infatti bisogna stare bene attenti
a dove mettere i piedi, perché il rischio di slogarsi una caviglia, sul manto
frastagliato, è molto alto. Nei giorni di pioggia, poi, tali fosse si riempiono
d’acqua. La zona più critica è contrada Scattaretica. Qui la strada pare come
bombardata, pieni di sassi e buche, e, oltre tutto, ai bordi di quella che
eufemisticamente chiameremo carreggiata, non vi è la benché minima
manutenzione, nel senso che cresce indisturbata l’erbaccia che lentamente tende
ad invadere la strada. Assente l’illuminazione. Insomma, un quadro da terzo
mondo, più volte denunciato al comune dai residenti, le cui autovetture spesso
e volentieri subiscono danni.
Ma questo quadro penoso dà l’idea
della noncuranza da parte degli amministratori nei confronti della frazione
pedemontana. Manutenzione e cura della strada sono, per quanto chiaramente
evidenziato dalle foto impietose, pari a zero. I cittadini dichiarano di
sentirsi cittadini di serie B, di non veder prese in considerazione le loro
lamentele, di onorare il loro dovere con il fisco in cambio di niente.
Nessun commento:
Posta un commento