giovedì 20 novembre 2014

Comerconi: strade da terzo mondo.






Nicotera. Comerconi, è una frazione di Nicotera. Si trova ai piedi del Monte Poro ed è caratterizzato da un antichissimo centro storico. Ma il valore storico di Comerconi non è ristretto al suo borgo medievale, anche nei suoi dintorni vi sono aree archeologiche, dove, in epoca romana, secondo i rilievi degli esperti dovevano sorgere delle ville patrizie. Comerconi è un borgo agricolo, spiccato lo spirito imprenditoriale dei suoi abitanti, che si dedicano alla produzione del vino e dell’olio. Gente dotata grande temperamento, che forse gli deriva dal carattere coriaceo tipico degli abitanti della montagna, ma forte è anche in essi la passione per l’arte e il desiderio di colorare la realtà grigia di una frazione sprofondata nella noia e nell’incuria a cui, ormai da anni, Comerconi è stata abbandonata. Il piccolo borgo possiede ben due compagnie d’arte drammatica e un’associazione che vuole essere un centro di aggregazione per i giovanissimi. Comerconi insomma prova a difendersi dall’abbandono e dall’indifferenza in cui il comune l’ha lasciata. Storia antica, questa. Le frazioni nicoteresi, “le periferie dell’impero”, da tempo immemorabile sono lasciate sole. Esse vengono tirate fuori dal dimenticatoio nel quale languono solo in tempo di competizioni elettorali. In questa circostanza, ci si ricorda delle piccole frazioni e dei suoi abitanti.
Tra i tanti problemi che attanagliano Comerconi ci sono sicuramente quelli correlati al rischio idrogeologico. Come già denunciato dalle pagine di questo giornale, l’antico borgo, al pari del territorio circostante, è lastricato di fossi. Uno, in particolare, taglia in due il paese, all’interno vi scorre una fiumana che si ingrossa pericolosamente durante le sempre più frequenti bombe d’acqua che caratterizzano il nostro clima. Il fosso è sempre pieno di sterpaglie e vegetazione selvaggia e le denunce dei cittadini agli enti preposti di provvedere alla pulizia dello stesso sono, finora, cadute nel vuoto.
Ma oggi ci occuperemo di un’altra grave criticità che contraddistingue Comerconi, ed è il problema atavico, e mai risolto, delle strade. Come sempre le immagini raccontano la realtà dei fatti, molto più di minuziose descrizioni verbali. La strade della frazione pedemontana sono squarciate da veri e propri crateri che costituiscono un pericolo non solo per le automobili, che rischiano di sfasciarsi nel percorrerle, ma anche per le stesse persone. Infatti bisogna stare bene attenti a dove mettere i piedi, perché il rischio di slogarsi una caviglia, sul manto frastagliato, è molto alto. Nei giorni di pioggia, poi, tali fosse si riempiono d’acqua. La zona più critica è contrada Scattaretica. Qui la strada pare come bombardata, pieni di sassi e buche, e, oltre tutto, ai bordi di quella che eufemisticamente chiameremo carreggiata, non vi è la benché minima manutenzione, nel senso che cresce indisturbata l’erbaccia che lentamente tende ad invadere la strada. Assente l’illuminazione. Insomma, un quadro da terzo mondo, più volte denunciato al comune dai residenti, le cui autovetture spesso e volentieri subiscono danni.
Ma questo quadro penoso dà l’idea della noncuranza da parte degli amministratori nei confronti della frazione pedemontana. Manutenzione e cura della strada sono, per quanto chiaramente evidenziato dalle foto impietose, pari a zero. I cittadini dichiarano di sentirsi cittadini di serie B, di non veder prese in considerazione le loro lamentele, di onorare il loro dovere con il fisco in cambio di niente.

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