giovedì 13 novembre 2014

Avviso di garanzia per il segretario comunale, Vincenzo Calzone. Mensa scolastica sospesa.



Nicotera. Avviso di garanzia per Vincenzo Calzone, segretario del comune di Nicotera. Il pubblico ufficiale è indagato per delle irregolarità che avrebbe commesso in relazione all’affidamento della mensa scolastica alla Cooperativa Barano di Sant’Eufemia d’Aspromonte. Le ipotesi di reato ascritte a Calzone sono quelle del Codice Penale che indicano, nella fattispecie, abuso di ufficio, favoreggiamento e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. Insomma, reati pesanti a carico del segretario comunale, che dovrà provare nelle sedi opportune l’assoluta buona fede nel suo agire.
I fatti sono i seguenti, come egli stesso ha esposto in una determina scritta  e pubblicata lunedì pomeriggio, subito dopo essere stato raggiunto dall’informazione di garanzia: in data 9 ottobre Calzone consegnava il servizio di refezione  scolastica per le scuole materne, elementari e media statali alla Cooperativa Barano di Sant’Eufemia D’Aspromonte «sotto le riserve di legge, e ciò- precisa il segretario- stante le pressanti richieste da parte delle famiglie degli alunni». «L’affidamento sotto le riserve di legge- argomenta ancora Calzone- è stato disposto esclusivamente per motivi di pubblico interesse, onde soddisfare le esigenze delle famiglie degli alunni che frequentano le scuole materne, elementari e media statali. In un territorio come quello di Nicotera- scrive il segretario-  che presenta diverse situazioni di indigenza, costituisce una misura di sollievo per tante famiglie, e  comunque molti nuclei familiari, i cui genitori sono occupati per l’intera giornata, hanno necessità del servizio di mensa scolastica altrimenti non sarebbero in grado di garantire un pasto ordinato ai propri figli».
Dunque, quale sarebbe stato l’errore di Calzone? Quello di aver consegnato il servizio mensa alla Cooperativa nel mentre si stavano esplicando le pratiche per l’assegnazione “ufficiale”, mentre sono ancora in corso le verifiche per legge in merito all’informativa antimafia. Un affidamento provvisorio ma in via di definizione, in quanto, si legge nella determina «i tempi previsti per l’espletamento delle procedure ordinarie amministrative quasi sempre non consentono di stipulare i contratti per tali tipologie di servizio in coincidenza dell’inizio dell’anno scolastico». Il segretario è convinto di aver agito correttamente nel disporre l’anticipata esecuzione del servizio di mensa scolastica. Sta di fatto che adesso dovrà difendersi da accuse pesanti, mentre la refezione scolastica è stata sospesa «in via cautelativa, pur nella consapevolezza della legittimità del proprio operato», rimarca Calzone.
Ancora una volta, dunque, la scuola rimarrà senza mensa. Già lo scorso aprile le scuole materne elementari e medie di Limbadi, Nicotera e Joppolo erano rimaste improvvisamente senza refezione, e ciò a seguito della risoluzione del rapporto contrattuale con la ditta “Ristorazione collettiva di Rugolo Salvatore” di Nicotera Marina, dopo la nota pervenuta agli enti, in seguito ad accertamento della Prefettura di Vibo Valentia sull’esistenza dell’informativa antimafia interdittiva.
Ora, un nuovo black out, con conseguenti disagi per le famiglie. Per adesso, bisognerà aspettare eventuali sviluppi nelle indagini.

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