Nicotera. Avviso di garanzia per Vincenzo
Calzone, segretario del comune di Nicotera. Il pubblico ufficiale è indagato
per delle irregolarità che avrebbe commesso in relazione all’affidamento della
mensa scolastica alla Cooperativa Barano di Sant’Eufemia d’Aspromonte. Le
ipotesi di reato ascritte a Calzone sono quelle del Codice Penale che indicano,
nella fattispecie, abuso di ufficio, favoreggiamento e falsità ideologica
commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. Insomma, reati pesanti a
carico del segretario comunale, che dovrà provare nelle sedi opportune
l’assoluta buona fede nel suo agire.
I fatti sono
i seguenti, come egli stesso ha esposto in una determina scritta e pubblicata lunedì pomeriggio, subito dopo
essere stato raggiunto dall’informazione di garanzia: in data 9 ottobre Calzone
consegnava il servizio di refezione scolastica per le scuole materne,
elementari e media statali alla Cooperativa Barano di Sant’Eufemia D’Aspromonte
«sotto le riserve di legge, e ciò- precisa il segretario- stante le pressanti
richieste da parte delle famiglie degli alunni». «L’affidamento sotto le
riserve di legge- argomenta ancora Calzone- è stato disposto esclusivamente per
motivi di pubblico interesse, onde soddisfare le esigenze delle famiglie degli
alunni che frequentano le scuole materne, elementari e media statali. In un
territorio come quello di Nicotera- scrive il segretario- che presenta diverse situazioni di indigenza, costituisce
una misura di sollievo per tante famiglie, e comunque molti nuclei familiari, i cui
genitori sono occupati per l’intera giornata, hanno necessità del servizio di
mensa scolastica altrimenti non sarebbero in grado di garantire un pasto ordinato
ai propri figli».
Dunque,
quale sarebbe stato l’errore di Calzone? Quello di aver consegnato il servizio
mensa alla Cooperativa nel mentre si stavano esplicando le pratiche per
l’assegnazione “ufficiale”, mentre sono ancora in corso le verifiche per legge
in merito all’informativa antimafia. Un affidamento provvisorio ma in via di
definizione, in quanto, si legge nella determina «i tempi previsti per
l’espletamento delle procedure ordinarie amministrative quasi sempre non
consentono di stipulare i contratti per tali tipologie di servizio in
coincidenza dell’inizio dell’anno scolastico». Il segretario è convinto di aver
agito correttamente nel disporre l’anticipata esecuzione del servizio di mensa
scolastica. Sta di fatto che adesso dovrà difendersi da accuse pesanti, mentre
la refezione scolastica è stata sospesa «in via cautelativa, pur nella
consapevolezza della legittimità del proprio operato», rimarca Calzone.
Ancora una
volta, dunque, la scuola rimarrà senza mensa. Già lo scorso aprile le scuole
materne elementari e medie di Limbadi, Nicotera e Joppolo erano rimaste
improvvisamente senza refezione, e ciò a seguito della risoluzione
del rapporto contrattuale con la ditta “Ristorazione collettiva di Rugolo
Salvatore” di Nicotera Marina, dopo la nota pervenuta agli enti, in seguito ad
accertamento della Prefettura di Vibo Valentia sull’esistenza dell’informativa
antimafia interdittiva.
Ora,
un nuovo black out, con conseguenti disagi per le famiglie. Per adesso,
bisognerà aspettare eventuali sviluppi nelle indagini.
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