Nicotera.
Patrizia Campanaro è una giovane donna madre di quattro figli. Da
qualche tempo sta valutando l’idea di lasciare Nicotera, di trasferirsi in
Lombardia, per trovare un lavoro, dopo che a settembre scorso, ha scoperto di
aver perso quello che aveva dal 2007. Una vera e propria doccia fredda per una
mamma che si ritrova di punto in bianco disoccupata. Patrizia per sette anni ha
svolto, per il Comune di Nicotera, la mansione di autista dello scuolabus.
Prima di essere assunta dall’ente, ha svolto l’attività di autista di pullman
di linea, guidando grossi mezzi, anche quelli bipiani. Insomma, un notevole
retroterra di esperienza che però, ai fini del concorso indetto a settembre dal
comune, non le è valso a nulla: il concorso, infatti, è stato vinto da un’altra
persona. Ma Patrizia non si è data per vinta. Consultatasi con uno studio legale,
ha deciso di fare ricorso al Tar, perché, secondo le valutazioni del suo
avvocato, ci sarebbero delle irregolarità nello svolgimento del concorso.
Ma andiamo con ordine.
La scorsa estate, essendo concluso anche l'ultimo contratto triennale che
Patrizia aveva con il Comune, chiese, tramite lettera, all’ente di poter essere
assunta con un contratto a tempo indeterminato, avendo essa acquisito i
requisiti e anche l’esperienza necessaria per svolgere il delicato mestiere. Il
comune, però, non ha potuto prendere in
considerazione la richiesta di Patrizia, dovendo indire un concorso per
l’assegnazione del posto di autista. Anche Patrizia era tra i candidati,
ovviamente, insieme ad un’altra ventina di persone. Il procedimento prevedeva
una prova scritta e una orale, e non una prova pratica, come ci si aspetterebbe
in questo genere di concorsi.
Patrizia accedeva al
concorso già avvantaggiata, infatti nella valutazione dei titoli: possedeva il
massimo, ovvero 7.50 punti. Benissimo per lei la prova scritta: è risultata la
prima avendo risposto esattamente a 28 domande su 30. Da questo esame, la rosa
dei candidati si è ristretta, sono rimasti solo in 9.
La prova orale, il cui
giudizio era a discrezione della commissione giudicatrice (nominata dal sindaco
e formata dai dipendenti comunali Elvira De Lucia, Angelo Grande e dal commissario
Carmelo Ciampa) non è andata bene a Patrizia, infatti non ha raggiunto il
punteggio necessario per vincere il concorso.
O meglio, a Patrizia è
stato concesso il punteggio 18 con il quale, sommandolo ai precedenti punti,
avrebbe ugualmente superato tutti, vincendo il concorso, ma l'amministrazione
ha previsto che chi non avesse raggiunto 21 punti alla prova orale sarebbe
stato comunque escluso.
Vincitore, quindi, è
infatti risultato chi ha ottenuto meno punteggi di Patrizia, ossia il signor
Giovanbattista Farfaglia.
A nulla sono valsi a
Patrizia il punteggio massimo nella valutazione dei titoli e l’essere risultata
la prima nella prova scritta. Il fatto che poi il concorso non prevedeva una
prova pratica di guida di scuolabus su strada è stato per lei molto
invalidante, perché non ha potuto dimostrare la comprovata abilità, avendo al
suo attivo sette anni di pratica.
Nonostante l’amarezza,
non si è data per vinta: si è rivolta a degli avvocati, per capire se c’erano
gli estremi per attuare un ricorso. I suoi legali hanno, quindi, presentato
istanza di accesso agli atti e dopo un attento esame delle procedure del
concorso, hanno deciso di poter ricorrere al Tar per delle riscontrate
irregolarità nello svolgimento e nella procedura del concorso, ed in
particolare della prova orale.
Ora, Patrizia, prima di
lasciare il suo paese, attende fiduciosa che il Tribunale amministrativo faccia
chiarezza su tutto.
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