martedì 18 novembre 2014

Presunte irregolarità nel concorso indetto dal Comune per autista di scuolabus. Patrizia Campanaro ricorre al Tar.



Nicotera. Patrizia Campanaro è una giovane donna madre di quattro figli. Da qualche tempo sta valutando l’idea di lasciare Nicotera, di trasferirsi in Lombardia, per trovare un lavoro, dopo che a settembre scorso, ha scoperto di aver perso quello che aveva dal 2007. Una vera e propria doccia fredda per una mamma che si ritrova di punto in bianco disoccupata. Patrizia per sette anni ha svolto, per il Comune di Nicotera, la mansione di autista dello scuolabus. Prima di essere assunta dall’ente, ha svolto l’attività di autista di pullman di linea, guidando grossi mezzi, anche quelli bipiani. Insomma, un notevole retroterra di esperienza che però, ai fini del concorso indetto a settembre dal comune, non le è valso a nulla: il concorso, infatti, è stato vinto da un’altra persona. Ma Patrizia non si è data per vinta. Consultatasi con uno studio legale, ha deciso di fare ricorso al Tar, perché, secondo le valutazioni del suo avvocato, ci sarebbero delle irregolarità nello svolgimento del concorso.
Ma andiamo con ordine. La scorsa estate, essendo concluso anche l'ultimo contratto triennale che Patrizia aveva con il Comune, chiese, tramite lettera, all’ente di poter essere assunta con un contratto a tempo indeterminato, avendo essa acquisito i requisiti e anche l’esperienza necessaria per svolgere il delicato mestiere. Il comune, però, non ha  potuto prendere in considerazione la richiesta di Patrizia, dovendo indire un concorso per l’assegnazione del posto di autista. Anche Patrizia era tra i candidati, ovviamente, insieme ad un’altra ventina di persone. Il procedimento prevedeva una prova scritta e una orale, e non una prova pratica, come ci si aspetterebbe in questo genere di concorsi.
Patrizia accedeva al concorso già avvantaggiata, infatti nella valutazione dei titoli: possedeva il massimo, ovvero 7.50 punti. Benissimo per lei la prova scritta: è risultata la prima avendo risposto esattamente a 28 domande su 30. Da questo esame, la rosa dei candidati si è ristretta, sono rimasti solo in 9.
La prova orale, il cui giudizio era a discrezione della commissione giudicatrice (nominata dal sindaco e formata dai dipendenti comunali Elvira De Lucia, Angelo Grande e dal commissario Carmelo Ciampa) non è andata bene a Patrizia, infatti non ha raggiunto il punteggio necessario per vincere il concorso.
O meglio, a Patrizia è stato concesso il punteggio 18 con il quale, sommandolo ai precedenti punti, avrebbe ugualmente superato tutti, vincendo il concorso, ma l'amministrazione ha previsto che chi non avesse raggiunto 21 punti alla prova orale sarebbe stato comunque escluso.
Vincitore, quindi, è infatti risultato chi ha ottenuto meno punteggi di Patrizia, ossia il signor Giovanbattista Farfaglia.
A nulla sono valsi a Patrizia il punteggio massimo nella valutazione dei titoli e l’essere risultata la prima nella prova scritta. Il fatto che poi il concorso non prevedeva una prova pratica di guida di scuolabus su strada è stato per lei molto invalidante, perché non ha potuto dimostrare la comprovata abilità, avendo al suo attivo sette anni di pratica.
Nonostante l’amarezza, non si è data per vinta: si è rivolta a degli avvocati, per capire se c’erano gli estremi per attuare un ricorso. I suoi legali hanno, quindi, presentato istanza di accesso agli atti e dopo un attento esame delle procedure del concorso, hanno deciso di poter ricorrere al Tar per delle riscontrate irregolarità nello svolgimento e nella procedura del concorso, ed in particolare della prova orale.
Ora, Patrizia, prima di lasciare il suo paese, attende fiduciosa che il Tribunale amministrativo faccia chiarezza su tutto.

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