domenica 10 novembre 2019

Rescissione ditta rifiuti. La preoccupazione degli operatori ecologici, che difendono la Mea: "E' l'unica ditta che ci tratta con correttezza , pagandoci puntualmente a fine mese".


Nicotera. La notizia della decisione dell’amministrazione Marasco di recidere i rapporti con la ditta Mea ecologica, ha gettato nello sconforto gli operatori ecologici. Il perché è presto detto. E’ l’unica ditta che paga regolarmente i dipendenti, senza nemmeno un giorno di ritardo, il che rappresenta un vero “unicum” nella storia degli operatori ecologici al servizio del Comune. Nessuna ditta, finora, è mai stata puntuale e corretta come la Mea nei pagamenti. A rivelarlo sono gli stessi impiegati che si dicono preoccupati per la rescissione del contratto a cui gli avvocati dell’ente starebbero già lavorando. «La ditta può anche avere problemi con il Comune, ma con noi è sempre stata rispettosa, ci ha sempre corrisposto mensilmente lo stipendio, senza far passare nemmeno un giorno di ritardo», spiegano i diretti interessati. «La nostra paura è che ne sarà di noi se questa ditta dovesse essere mandata via dal Comune. Chi ci pagherà? Quella che potrebbe subentrare sarà puntuale e corretta nei pagamenti come questa?». L’apprensione dei dipendenti nasce da un vissuto assai sofferto, in quanto, mese dopo mese, non veniva loro corrisposto lo stipendio, ed erano costretti a lavorare senza vedere il becco di un quattrino; erano costretti a questuare quanto gli era dovuto, incaricando l’Ente di intercedere in loro favore. Un trattamento ingiusto e scorretto riservato agli operatori del settore di cui questo giornale si è spesso occupato; un atteggiamento iniquo, da parte delle ditte che si sono succedute a palazzo Convento, nonostante il difficile lavoro svolto dai netturbini. L’inadempienza della ditta, spiegano ancora i dipendenti della Mea, «nasce dal fatto che siamo ancora in pochi, nonostante abbia assunto due dei quattro operai licenziati a settembre». «Ora- aggiungono- siamo otto unità, basterebbe l’assunzione di un altro operaio che si occupi dello spazzamento delle strade, e così riusciremmo a coprire tutto il lavoro che c’è da fare». In effetti, il problema è proprio quello: le strade non pulite. Nessuno se ne può occupare perché il personale scarseggia. I due assunti nelle ultime settimane svolgono un orario part-time. Insomma, gli operai sono pochi e il lavoro è tanto, ma, a dire dei dipendenti, un’unità in più, addetta allo spazzamento, risolverebbe il problema. «Tra poco bisognerà tirare a lucido la frazione Marina per la festa dell’Immacolata, che attrae migliaia di visitatori- osservano ancora gli operatori ecologici- c’è bisogno di una mano di aiuto». «La nostra speranza- concludono- è che la Mea ecologica e il Comune trovino un punto di accordo, che la ditta faccia un piccolo sforzo per assumere un altro operatore e molte criticità sarebbero risolte». Temono, i dipendenti, che l’uscita di scena della Mea possa farli ripiombare negli anni bui del lavoro senza stipendio. Tanta grazia, finora, non s’era mai vista: lavorare ad essere pagati a fine mese. Una cosa normale altrove, ma che in queste plaghe diventa straordinaria.

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