martedì 26 gennaio 2016

Chiude l'ufficio postale di Marina. Si prevedono disagi per i cittadini.




Nicotera. Da lunedì 18 corrente mese la popolosa frazione Marina non avrà più l’ufficio postale. La sua sede sarà trasferita presso le Poste di Nicotera, fino a data da destinarsi. Inutile dire che la notizia ha gettato nella preoccupazione moltissimi cittadini, specialmente i più anziani o quelli che non sono automuniti e hanno difficoltà a raggiungere Nicotera superiore. La notizia, giunta come un fulmine a ciel sereno, ha messo i vari utenti di fronte al fatto compiuto, che faticano a capacitarsi su come affrontare l’ennesimo disservizio. Motivo della chiusura pare sia una direttiva dell’Asp di Vibo Valentia che, previo controllo della struttura, l’avrebbe giudicata non idonea. Ne ha quindi decretato l’immediato sgombero.
Ieri mattina è giunta nella frazione la direttrice della filiale di Poste Italiane di Vibo Valentia, Caterina Giordano, la quale ha conferito con il sindaco Franco Pagano in merito alla situazione creatasi. La direttrice ha preferito, per il momento, non dire nulla in merito, anche perché la questione è ancora “in fieri” e bisognerà decidere il da farsi, cercando una soluzione idonea negli interessi degli utenti.
Il fatto suscita una serie di perplessità, e punta, ancora una volta, i riflettori sulla situazione delle Poste nella cittadina costiera. La cronaca ha inanellato una serie infinita di fatti nei quali l’utenza nicoterese era, ed è, spesso sul piede di guerra perché la corrispondenza faticava ad arrivare a destinazione. Un caos totale generato dal continuo cambio di portalettere, il cui contratto durava tre mesi, e poi via, nemmeno il tempo di memorizzare le vie del paese. Complice del disservizio la mancanza della toponomastica in città, che rendeva il lavoro dei postini tre volte più complicato. Senza contare poi i locali stretti e un po’ datati che ospitano l’ufficio di Nicotera superiore; le file estenuanti e interminabili presso i pochi sportelli aperti. E nel mentre,  un fioccare di denunce, da parte di quanti perdevano preziosa corrispondenza.
Ma ora, alla situazione già insostenibile in cui versano gli uffici di Nicotera superiore, si aggiunge l’arrivo dell’utenza di Marina. Questo è il quadro, di certo non entusiasmante, della situazione. Che lascia prevedere momenti difficili per utenti e personale. Intanto, la frazione marittima non si dà per vinta e promette di lottare per non perdere un servizio essenziale. L’ennesimo. Dopo tante, troppe chiusure che hanno impoverito, e di molto, la cittadina dalle forti ambizioni turistiche. Ambizioni che vanno a scontrarsi con dei dati di fatto che testimoniano che qualcosa non va per il verso giusto. I cittadini, lo ammettono, si sentono sempre più amareggiati e soli. Questo il senso delle loro sommesse proteste, davanti all’ufficio postale, ieri mattina. Parole improntate su un atavico spirito di rassegnazione che di certo non dà la giusta carica nella lotta per combattere di fronte ai diritti negati: al lavoro che non c’è, a un ambiente non tutelato, ai servizi essenziali che vanno sparendo.

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