mercoledì 27 gennaio 2016

Ufficio postale di Marina. Parla Cesare Pasqua, dirigente Asp di Vibo Valentia.



Nicotera. La chiusura degli uffici postali nella frazione Marina non è affatto stata un’operazione indolore: tanti i disagi vissuti dall’utenza che per usufruire del servizio deve ora recarsi presso gli sportelli di Nicotera superiore.
Secondo quanto emerso in un primo momento, la chiusura dell’ufficio sarebbe stata determinata da un  provvedimento dell’Asp di Vibo Valentia che, previo sopralluogo, ne avrebbe dichiarato la non idoneità dei locali . Il sindaco Franco Pagano non ha preso bene la disposizione, tant’è vero che ha deciso di dare mandato agli avvocati dell’ente di impugnare il provvedimento. Nella delibera in cui il primo cittadino annuncia l’atto legale si precisa che gli uffici postali in Marina sono stati chiusi in quanto “l’Asp non ha dichiarato gli stessi idonei dal punto di vista igienico-sanitario”.
Per far luce su una questione, che continua a far parlare di sé, abbiamo intervistato Cesare Pasqua, Dirigente del Dipartimento Igiene pubblica dell’Asp di Vibo.
-Dottor Pasqua, come stanno realmente le cose?
«I sindacati dei lavoratori delle Poste Italiane hanno presentato un esposto con il quale lamentavano le condizioni dei lavoratori. Condizioni non adeguate ma soprattutto pericolose per i lavoratori stessi. L’asp ha pazientato per 20 giorni dopodiché ha preceduto ad effettuare dei sopralluoghi, non solo a Nicotera Marina, ma anche a Nicotera centro e Tropea. Ed è stato riscontrato che quei locali non rispettavano i requisiti del decreto legislativo 81 (legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro). Si è provveduto pertanto a fare delle prescrizioni all’ente Poste al fine di migliorare la qualità degli ambienti di lavoro di quegli uffici».
-Le motivazioni non sono dunque collegate a ragioni igienico-sanitarie?
«Vaneggia il sindaco quando parla di violazioni in termini di igiene. Vaneggia altresì quando spontaneamente e senza arbitrio alcuno lancia invettive contro l’Azienda Sanitaria locale che, a suo dire, avrebbe provveduto ad emanare ordinanza di chiusura nei confronti dell’ente Poste».
-Quale è stato quindi il ruolo dell’Asp in questa spiacevole e non chiara vicenda?
«L’Asp non ha mai, con nessun atto, provveduto ad emanare la suddetta ordinanza, ma si è solo preoccupata di fare delle prescrizioni con la sola finalità di rendere più adeguati e più vivibili gli ambienti di lavoro. Se invece l’ente Poste ha ritenuto, con modalità diverse, di provvedere alla chiusura è un problema che non riguarda l’Asp, bensì Poste Italiane, che a questo punto diventa unico interlocutore dell’amministrazione comunale».
-Perciò la compagine amministrativa dovrebbe dirottare altrove le sue azioni legali.
«E’ il caso di richiamare il sindaco al senso di responsabilità, atteso che lo stesso amministratore deve essere rispettoso delle norme vigenti, e soprattutto, preoccuparsi della salute della gente che lavora. Farebbe bene Pagano prima di piagnucolare sui guasti atavici del comune di Nicotera a documentarsi adeguatamente sulle faccende che lo riguardano senza lanciare invettive contro l’Asp, che rappresento, con la sola finalità di creare malesseri e fomentare conflitti».
-Su questo punto può essere più esplicito?
«Appare ovvio il perdurare di un atteggiamento (vedi, sempre a Nicotera, campo sportivo, mensa scolastica e, adesso, la questione Poste) che non fa altro che costringermi ad investire di tale problematica Sua Eccellenza il Prefetto, senza escludere il Questore. Ai quali verrà sottoposta la situazione in atto, ovvero che il sindaco di Nicotera, con questi continui comunicati mediatici, intenderebbe spingermi a non fare correttamente il mio lavoro, atteso che io sono organo di vigilanza e continuerò con la stessa determinazione a vigilare senza farmi intimorire da chicchessia. Mi auguro che il primo cittadino di Nicotera badi bene a svolgere correttamente la propria azione amministrativa della quale non voglio occuparmi perché non mi compete».
-In conclusione, cosa vuole aggiungere?
«Con quanto dichiarato ritengo la vicenda chiusa e spero che il sindaco abbia il pudore di fare altrettanto e che si attivi per risolvere le problematiche che investono la comunità alla quale mi onoro di appartenere, perché in questo posto sono nato (Nicotera, ndr) e sono particolarmente legato. Volevo aggiungere che comunque l’Asp rimane a disposizione per un  confronto pubblico in un eventuale consiglio comunale ad hoc». 

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