Nicotera.
Ciò
che le foto che qui proponiamo non possono testimoniare è l’odore nauseabondo
di fogna che si espande per ogni dove. Non è chiaro cosa sia successo. Noi ci
limitiamo semplicemente a documentare un grave disservizio che si sta consumando
in queste settimane nei pressi di una strada che collega la frazione Marina
alla vicina San Ferdinando, poco prima dell’ex Valtur, nel pressi del villaggio
Tam Tam. Da un tombino, come si vede dalla foto, fuoriesce, ormai da qualche
settimana, della vera e propria fogna che ha letteralmente invaso non solo le
terre e la sabbia circostanti, ma si è espansa nella carreggiata ormai quasi
completamente impercorribile. Molti cittadini si sono allarmati alla vista di
uno scempio quotidiano che non accenna a mitigarsi: hanno così allertato il
Comune e la stessa stampa nel tentativo di puntare l’attenzione su un fenomeno
che, oltre a provocare disagi al transito delle autovetture, potrebbe diventare
un rischio per la salute pubblica.
Che i tombini in Marina
saltino durante i periodi di pioggia è cosa notissima, molte volte documentata
da questo giornale: fiumi di acque reflue risalgono dalle grate creando dei
veri e propri laghi melmosi. Quel che invece accade nei pressi del Tam Tam è
quanto meno anomalo perché è tutto cominciato all’incirca un mese fa, in un
periodo di secca in cui della pioggia non si vedeva nemmeno l’ombra. Dunque, la
vigorosa risalita di fogna dal tombino non sembrerebbe essere imputabile ad
un’eccessiva portata di acqua piovana. Spetterà all’ufficio tecnico comunale
capire dove si annida l’inghippo. Ma alcuni dati di fatto meritano di essere
evidenziati. Uno, soprattutto, inerente la sempre irrisolta questione della
depurazione. In tal senso val la pena di rilevare che nell’area dove si
manifesta la problematica in oggetto si trova uno degli impianti di
sollevamento per trasferire le acque reflue alla Iam.
Il territorio, infatti,
pur avendo un sistema fognario, non ha un sistema di depurazione vero e
proprio. Le acque reflue giungono alla Iam tramite una serie di pompe di
sollevamento ( e trasferimento) disseminati lungo il territorio fino a Gioia
Tauro. Ce ne sono, nell’area nicoterese, in tutto cinque. E tutte e cinque
meriterebbero una netta revisione.
Dal piano delle opere
pubbliche stilate dal comune per il 2016 vi è annoverato il “potenziamento
delle pompe di sollevamento e condotta Iam”. Un intervento pari a 1.600.000.
Una bella sommetta, che dovrebbe risolvere il grande gap della depurazione.
Anche se, nel corso dell’anno appena trascorso l’amministrazione aveva
appaltato degli interventi di manutenzione sugli impianti. Per adesso si
assiste impotenti allo scempio di uno scenario naturalistico da favola, che
vorrebbe rilanciarsi nel settore turistico, mentre sembrerebbe che una società
estera abbia intenzione di rilevare l’ex Villaggio Valtur per riportarlo agli
antichi fasti. Di certo, una strada invasa dalla fogna e la sabbia resa melmosa
dai liquami organici non rappresentano uno scenario accattivante per gli
acquirenti.
Prego inviare il servizio fotografico all'attuale assessore ai lavori pubblici che ieri sera, nel corso del convegno sul problema del mare nicoterese, ha dato del "farneticante" chi denunciava una realtà sotto gli occhi di tutti. E' il caso di dire che non c'è peggior sordo e cieco di chi non vuole sentire e vedere. E che arroganza fa rima con ignoranza (in questo caso con l'aggiunta di una buona dose di malafede, anche se non fa rima...).
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